> > La proposta di Fedriga ai governatori: fare zone vietate ai non vaccinati

La proposta di Fedriga ai governatori: fare zone vietate ai non vaccinati

Massimiliano Fedriga e Matteo Salvini

La proposta di Fedriga: fare zone vietate ai non vaccinati, con il Carroccio che è diviso su un tema cruciale e con gli uomini forti pro Esecutivo

La proposta di Massimiliano Fedriga ai governatori nella sua veste di presidente della Conferenza delle Regioni rischia di mettere la Lega di fronte alle sue divisioni su un tema delicatissimo: creare delle zone vietate ai non vaccinati. Insomma, il presidente del Friuli Venezia Giulia pare intenzionato a chiudere soltanto ai No Vax. E facendolo ribadisce quella linea “governista” che assieme ai colleghi di Lombardia e Veneto lo pone su un piano di perfetta adiacenza con l’Esecutivo, mentre nel Carroccio non mancano le fronde che proprio in tema di vaccini e Green Pass vanno in direzione eccentrica.

Zone vietate ai non vaccinati, Fedriga cala l’asso e scava un solco

Una cosa è certa: la linea del no al certificato vaccinale all’interno della Lega pare essere diventata linea minoritaria e messa all’angolo. Proprio questa settimana il Governo Draghi dovrebbe varare ulteriori provvedimenti estensivi dell’utilizzo del Green Pass e il clima di “resa dei conti” nel Carroccio ormai è evidente.

Fedriga mette Salvini in angolo: zone vietate ai non vaccinati

Perché? Perché da un lato c’è un leader come Matteo Salvini che sui temi caldi non lesina uscite intransigenti, dall’altro ci sono i governatori leghisti più potenti che invece spingono il laeder a tutelare la linea del governo e a non compromettere gli appuntamenti elettorali prossimi delle comunali.

Le divisioni nella Lega e le zone vietate ai non vaccinati: Giorgetti “getta acqua sul fuoco”

Una divisione di fatto di cui ha parlato anche il ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, che è l’esponente più puro della Lega che sta al governo e con il governo: “Come ovunque ci sono quelli che la pensano in un modo e chi in un altro”.