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La protesta dei Forconi arriva alle porte dell'ARS, situazione sempre più critica

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Ascolta e scarica questo post La protesta entra nel vivo e dopo la ridda di voci infondate sul sostegno di un movimento spontaneo e l'incredibile sostegno arrivato dal milanese Zoo di 105, la politica si desta. A suonare la sveglia arriva infatti il parlamentare dell'Mpa all'ARS Giuseppe Gennuso,...

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La protesta entra nel vivo e dopo la ridda di voci infondate sul sostegno di un movimento spontaneo e l’incredibile sostegno arrivato dal milanese Zoo di 105, la politica si desta. A suonare la sveglia arriva infatti il parlamentare dell’Mpa all’ARS Giuseppe Gennuso, che in serata ha dichiarato:
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Migliaia di persone sono da due giorni in strada contro il caro gasolio e la sospensione dei tributi, in un momento di grande crisi. La pacifica protesta dei Forconi, però, non viene raccolta dal governo dei professori, che non ha avviato alcun interlocuzione con i Movimenti. Se domani i rappresentanti del governo non sentiranno le ragioni dei Forconi, mi incatenerò davanti alla linea ferroviaria di Rosolini. Condivido in pieno la protesta del Movimento, ma resto stupefatto per la grave inadempienza del governo centrale, ma anche dei mass media. La protesta siciliana degli autotrasportatori, dei contadini dell’intero comparto dell’agricoltura, sta passando inosservato e questa è un’ingiustizia. Domani mi incatenerò in segno di protesta fino a quando, i Forconi non avranno risposte concrete

Già oggi sono previsti forti disagi in città, in quanto la protesta dei Forconi potrebbe saldarsi con i lavoratori dell’AMIA. In arrivo una tak force in Prefettura.

Stamattina Gela è stata letteralmente isolata, la zona industriale è stata presa d’assalto dai manifestanti, pronti a piazzare blocchi di cemento e a far scendere giù dai camion tutti i lavoratori. Serrata totale al petrolchimico ed in alcune capitanerie di porto, mentre i manifestanti costringono i commercianti a chiudere i negozi, solo i bar vengono tenuti aperti. Si attendono notizie da Catania, dove l’aeroporto è stato bloccato. A Palermo gli studenti sono scesi in piazza nonostante le diffuse voci di coinvolgimenti di elementi dell’ultradestra, ecco il comunicato ufficiale:

Il fatto che in alcuni contesti venga dato spazio a certe forze di estrema destra – crediamo sia “biologico”, nella origini di questi movimenti, che venga ricercato supporto in chiunque lo conceda – non è forse più significativa la colpa di chi, non riconoscendo tutto quello cui abbiamo già accennato, rimanendo distante dalla materialita’ dei rapporti sociali, lascia spazio di agibilità a costoro che, ovviamente (e dove sta la novità?), cercano di agire questo spazio attraverso il loro sporco populismo? Non è forse il solito esercizio retorico di “sinistre da salotto” in attesa di momenti messianici già pronti e confezionati e mai pronta a “sporcarsi le mani” in dinamiche che vanno irradiate di contenuti, non certo tenute a distanza…eppure tanti di questi “manifestanti”erano venuti a bussare alle porte dei nostri centri sociali e delle sedi della sinistra “radicale”: sono fascisti? Non crediamo!
Noi, militanti di centri sociali e di spazi occupati dellla citta’ di Palermo, sosterremo la lotta di “forconi” e autotrasportatori perchè frutto di una giusta battaglia e perchè ricca di positive e “incompatibili” energie; per questo, come sempre, saremo al fianco di chi lotta contro la crisi e questo intollerabile sistema.

La protesta si salda e si teme possa andare oltre la data del 20 gennaio, inizialmente indicata come termine ultimo. La riunione d’emergenza in prefettura è in corso, si attende una presa di posizione da parte del Presidente della Regione Raffaele Lombardo