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La realtà virtuale sbarca nel mondo della sessualità

La realtà virtuale sbarca nel mondo della sessualità

La realtà virtuale cambierà anche il nostro modo di fare sesso? Nel 2016 le risposte a questa domanda sono state diverse e piuttosto interessanti Dopo aver visto come la realtà virtuale influisce sul mondo dei videogiochi e come può trasformare anche ambienti lavorativi come ospedali e marketi...

La realtà virtuale cambierà anche il nostro modo di fare sesso? Nel 2016 le risposte a questa domanda sono state diverse e piuttosto interessanti

Dopo aver visto come la realtà virtuale influisce sul mondo dei videogiochi e come può trasformare anche ambienti lavorativi come ospedali e marketing pubblicitario, è arrivata l’ora di parlare della sessualità. Gli esperti del campo si dicono sicuri di aspettare un boom della ricerca della realtà virtuale nel settore porno, ma finora quali passi sono stati fatti? I film hard, come sempre all’avanguardia, da tempo hanno creato e sperimentato prodotti adatti per la visione in realtà virtuale, ma in questo 2016 ci si è spinti decisamente oltre.

La prima notizia arriva dall’E3 americano, la famosa fiera dell’elettronica di Los Angeles che abbiamo già avuto modo di avere su queste colonne. Una delle più innovative e interessanti case di produzione americane di film porno, la Naughty America, ha mostrato ai visitatori le nuove frontiere del porno “virtuale”: si entrava nel loro stand, si indossavano gli occhiali per la realtà virtuale (i Samsung Gear, ma tutte le compatibilità saranno previste a breve) e tre bellissime ragazze virtuali si divertivano col personaggio che indossava il visore. Da fuori, nessuno avrebbe visto niente, ma dentro il visore e davanti agli occhi dell’interessato c’era un rapporto sessuale in piena regola. L’anteprima è durata 3-4 minuti, ma gli ordini sono schizzati alle stelle.

L’altra notizia interessante viene dal Giappone, dove è stata creata una tuta, chiamata Illusion, fatta per restituire a chi la indossa la sensazione erotica del tocco umano,attraverso due appendici che stimolano l’organo sessuale ma anche il petto, per dare l’illusione del contatto col seno. La tuta costa 400 dollari e pare sia andata a ruba