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La rincorsa continua, ma bisogna tenere alta la guardia

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Era un recupero importantissimo. L’aveva detto Leonardo in conferenza stampa, consapevole che i 3 punti contro il Cesena sarebbero stati fondamentali per proseguire la caccia ad un Milan chiaramente un po’ appannato, dopo i pareggi con Udinese e Lecce, che adesso dista solo 6 lunghezze. Ecco ch...

Leonardo Era un recupero importantissimo. L’aveva detto Leonardo in conferenza stampa, consapevole che i 3 punti contro il Cesena sarebbero stati fondamentali per proseguire la caccia ad un Milan chiaramente un po’ appannato, dopo i pareggi con Udinese e Lecce, che adesso dista solo 6 lunghezze. Ecco che quindi ogni incontro diventa chiave per i nerazzurri, che vogliono quanto prima avvicinarsi ad una vetta abbandonata per troppo tempo. Troppi sono stati anche i punti lasciati per strada nel girone d’andata sotto la gestione Rafa Benitez. Inevitabile sarà continuare caparbiamente ad inseguire e cercare di proseguire il filotto di 4 vittorie consecutive. Dopo quella di ieri sera contro i romagnoli, ci sarà l’altra gara da recuperare contro la Fiorentina, in programma il 16 febbraio. In più presto si dovrà pensare alla Tim Cup e alla Champions League. Gli impegni ravvicinatissimi diventano quindi un tour de force che richiede un enorme dispiego di energie fisiche e mentali per gli uomini di Leo. Vietato abbassare la guardia o i rossoneri, guidati dalle solite magie di Zlatan, potrebbero ancora una volta tentare la fuga.

QUESTIONE DI ENERGIE – Già contro il Cesena si è visto. L’attenzione è venuta a mancare proprio quando, in vantaggio di due gol, la squadra ha pensato di aver chiuso una pratica ancora tutt’altro che conclusa. I romagnoli, tenaci, hanno tentato di mettere i bastoni tra le ruote ma quest’Inter ha un cuore d’oro ed è arrivato il gol di Chivu. Nella ripresa sono emersi invece palesemente cali atletici – già nel primo tempo era uscito Milito per un problemino alla coscia -. Ecco perché Leo dovrà dare il massimo per riuscire a dosare le forze dei ragazzi, impegnati domenica a ora di pranzo nella trasferta di Udine. Il turnover diventa quindi d’obbligo, qualunque sia l’ostacolo. Giusto aver dato fiducia a Pandev e rispolverato Materazzi (a proposito, è l’ora di Ranocchia?). Al Friuli il match sarà dei più incandescenti, contro una squadra in grande spolvero e dotata in avanti di armi potenti quali Totò Di Natale e Alexis Sanchez, il prezzo pregiato del mercato di gennaio corteggiato da Branca. Terminato l’incontro, i nerazzurri dovranno attendere il risultato del Milan, impegnato nel posticipo serale proprio contro quel Cesena che ieri ha dimostrato di non temere affatto il boato di San Siro. D’altra parte i friulani in casa, su 9 incontri disputati quest’anno, hanno perso solo in due occasioni. Troppo semplice sarebbe appellarsi al proverbio ‘non c’è due senza tre’ e chiudere gli occhi davanti alle evidenti difficoltà che rappresenterà la sfida contro la squadra di Guidolin.

PAUSE? NON SI PUO’ – Niente tregua perché tre giorni dopo si va al San Paolo di Napoli, dove andranno in scena i quarti di finale di Tim Cup, competizione su cui l’inter vuole ancora dire la sua. Per quanto concerne la Serie A, si tornerà a giocare il 30 gennaio, Inter-Palermo. Il giorno prima invece i rossoneri avranno affrontato la trasferta del Massimino di Catania. Gli etnei, capitanati dal nuovo condottiero Simeone, hanno assolutamente necessità di far punti, specialmente tra le mura amiche. E chissà che proprio il Cholo, non voglia fare un regalo ai suoi vecchi colori nerazzurri…
(Fonte: FcInterNews.it)