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La Samba o il Samba?

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Per un lungo periodo abbiamo ballato "la" Samba, poi improvvisamente tutto è cambiato e abbiamo comiciato a ballare "il" Samba. Ma che importa? Qualunque sia il genere che gli attribuiamo, maschile o femminile, la/il Samba continuerà a coinvolgerci e farci divertire negli exploit carnevaleschi...

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Per un lungo periodo abbiamo ballato “la” Samba, poi improvvisamente tutto è cambiato e abbiamo comiciato a ballare “il” Samba. Ma che importa? Qualunque sia il genere che gli attribuiamo, maschile o femminile, la/il Samba continuerà a coinvolgerci e farci divertire negli exploit carnevaleschi, dandoci per qualche attimo (a noi signore) l’illusione di essere dotate delle famose terga brasiliane.

Volendo provare a raccontare un po’ della storia di questo ballo, potremo dire che le sue origini sono africane. I conquistatori portoghesi, con la loro tratta degli schiavi dall’Angola, contribuirono a portare in Sud America, questo ballo dal cuore africano. Verso i primi anni del ‘900, in Brasile il Samba divenne il vessillo degli schiavi neri, dai quali veniva ballato in gruppo, in una sorta di preghiera agli dei.

I balli da cui (si dice) deriva il Samba, sono il Batuque, danza rituale degli schiavi africani; il Lundù, ballo originario del Congo che in seguito ha assimilato alcuni elementi brasiliani; il Maxise, noto anche come Tango Brasiliano.

All’epoca si conoscevano tre diverse espressioni del Samba:

Il Samba di Bahia, che era molto veloce, primitivo, strettamente legato al Batuque. Veniva ballato nelle comunità di campagna, lontane dalla città.

Il Samba Carioca, che si sviluppò a Rio de Janeiro. Questa forma del ballo sarà quella prevalente, grazie alla popolarità del carnevale locale.

Il Guineo, ballo molto veloce, danzato dalle donne con poderosi movimenti di bacino.

Intorno al 1920 il Samba fu introdotto in Europa, ma non fu apprezzato, a causa del genere di musica troppo veloce e troppo africana, e a causa dei movimenti frenetici e muscolari, soprattutto del bacino, non facili per tutti da eseguire.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, il Samba fu reso un po’ più Europeo; le musiche si addolcirono ed i movimenti furono resi più semplici, con l’introduzione di figure coreografiche meno tribali.

Quindi, se ballando il Samba, vi sentirete un tantino neri, un tantino arrabbiati ed un tantino in comunicazione con gli dei, avrete centrato lo spirito delle origini del ballo.