La Sardegna contro i cinghiali: “Caccia grossa per 4 domeniche in più”. Il dato è che sono troppi, troppo pericolosi, danno troppi danni e due giornate sole “non bastano”. La Regione ha quindi chiesto deroghe normative ed è sul piede di guerra contro i cinghiali. Tanto in guerra che la richiesta deroga è arrivata al ministero dell’Ambiente. A cosa? Al calendario venatorio che prevederebbe altre quattro domeniche di caccia grossa a febbraio.
La Sardegna contro i cinghiali
Uno studio Ispra offre dati esemplari e difficilmente confutabili: i danni causati dai suini selvatici all’agricoltura ammontano a 120 milioni in un anno. Lo ha detto molto chiaramente il presidente della Regione, Christian Solinas: “Come recentemente segnalato dalle associazioni agricole il problema è fortemente sentito anche in Sardegna e impone un intervento immediato a tutela dell’economia agricola e della sicurezza dei cittadini”. I dati della Regione dicono che nel 2022 gli incidenti stradali causati dai cinghiali sono stati oltre 1200.
Cosa chiedono Solinas e Porcu
E Solinas incalza: “A questo si aggiunge il crescente numero di segnalazioni della presenza di questi selvatici nei centri abitati“. A chi tocca decidere? All’assessorato all’Ambiente il cui titolare, Marco Porcu, spiega di aver chiesto “ai ministeri competenti di valutare la proroga dell’esercizio venatorio, esclusivamente per il prelievo del cinghiale, almeno nelle quattro domeniche del mese di febbraio. C’è un dato: in Sardegna, a differenza delle altre regioni, la caccia “è consentita esclusivamente per due giorni alla settimana“.