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La Stella della Senna: l'avventuroso cartone anni 80

La Stella della Senna: l'avventuroso cartone anni 80

Il Tulipano Nero. La Stella della Senna. Ve lo ricordate? Il cartone animato degli anni 80 che ha fatto innamorare grandi e piccini. Chi non si ricorda del celebre cartone animato anni 80 "Il Tulipano Nero - La Stella della Senna"? Era una serie televisiva anime giapponese ideata da Mitsuru Kaneko ...

Il Tulipano Nero. La Stella della Senna. Ve lo ricordate? Il cartone animato degli anni 80 che ha fatto innamorare grandi e piccini.

Chi non si ricorda del celebre cartone animato anni 80 “Il Tulipano Nero – La Stella della Senna”? Era una serie televisiva anime giapponese ideata da Mitsuru Kaneko e coprodotta da Unimax e Sunrise. Costituita da 39 puntate, ha debuttato in Giappone nel 1975 e, in Italia, su Italia 1 nel 1984.

Il protagonista è Simone Lorène, una 15enne figlia di due fiorai di Parigi. Il Conte de Vaudreuil si affeziona a lei e le insegna l’arte della spada trasformandola, in breve tempo, in un’abilissima spadaccina. In realtà, il Conte cela un segreto. I genitori di Simone sono adottivi. Ma lei non lo sa. Simone è l’unica figlia illegittima di una cantante lirica dell’Opera e dell’imperatore Francesco I, padre della Regina Maria Antonietta. Quando poi la ragazza rimane orfana dei genitori, il conte la adotta e Simone diventerà una nobile.

Dopo che il Conte de Vaudreuil viene ucciso in un agguato, Simone si trasformerà nell’eroina mascherata “Stella della Senna”, affiancata dal fratello maggiore adottivo Robert de Vaudreuil, conosciuto come lo spadaccino “Tulipano Nero”. Entrambi lotteranno contro l’ingiustizia sociale che divampa nella società francese del tempo. La Stella della Senna diventerà, così, una figura leggendaria, chiamata a difendere i poveri dai soprusi dei nobili corrotti.

Con gli anni, però, il clima politico della Francia si appesantisce per re e nobiltà. La monarchia compie numerosi errori che portano la popolazione all’esasperazione. In quel momento, Simone scoprirà che la regina Maria Antonietta è la sua sorellastra e tenterà di aiutarla e di proteggerla dai fermenti popolari anti-monarchici. Ma con lo scoppio della rivoluzione francese, il re e la regina vengono catturati e condannati a morte per alto tradimento. La Stella della Senna non potrà più fare nulla. Ma prometterà loro di prendersi cura dei due figli. L’ultima avventura della Stella della Senna, quindi, sarà quella di liberare i piccoli Marie Thérèse e Louis-Charles. All’indomani della decapitazione della regina, Simone, Robert, Danton e i due bimbi si lasceranno alle spalle per sempre Parigi per costruirsi altrove una nuova vita insieme.

Alcune curiosità.

La sigla italiana “I ragazzi della Senna” fu scritta da Alessandra Valeri Manera e Augusto Martelli, ed è cantata da Cristina D’Avena. Il brano venne inciso sul 33 giri ma, inizialmente, conteneva un errore di testo. La canzone recitava “Il 4 luglio c’è la rivoluzione”, ma venne poi corretto per tutte le pubblicazioni successive. La sigla collocava erroneamente lo scoppio della rivoluzione francese il 4 luglio. Data che, in realtà, si riferisce alla Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti d’America. In Francia, era il 14 luglio.

Ma non è tutto. In questa sigla, a molti sfugge che c’è una differenza tra la versione per la messa in onda televisiva e quella incisa su disco. Se si confrontano, si può facilmente notare la diversità negli arrangiamenti. La versione del passaggio televisivo, quindi, rimane ancora oggi inedita su qualsiasi supporto. Come resta tuttora ignorato il motivo per il quale fu totalmente riarrangiata per la distribuzione discografica.