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La storia della fotografia paesaggistica

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La prima fotografia venne prodotta da Joseph Nicéphore Niépce nel 1827. La sua successiva collaborazione con Louis Daguerre portò alla conosciuta Daguerrotipia, che trasformò un processo di otto ore in uno di mezz’ora. Nel 1839 Sir John Herschel coniò il termine fotografia le cui radici grech...

La prima fotografia venne prodotta da Joseph Nicéphore Niépce nel 1827. La sua successiva collaborazione con Louis Daguerre portò alla conosciuta Daguerrotipia, che trasformò un processo di otto ore in uno di mezz’ora. Nel 1839 Sir John Herschel coniò il termine fotografia le cui radici greche significano luce e scrivere – il resto è storia. La fotografia paesaggistica fu un inevitabile risultato di quella storia ed una finestra su una società per la quale il viaggio era lungo e arduo.

L’impatto della fotografia sulla società
L’intensa e immediata popolarità della fotografia rifletté il suo potere sulla società. Robert Leggat scrive nel suo articolo, “L’inizio della Fotografia” che le gli stabilimenti fotografici volarono “da un semplice pugno a metà del 1840 a 66 nel 1855 a 147 due anni più tardi” questo processo non solo permise di documentare i loro figli e i loro amati, fu anche una finestra per le terre distanti che altrimenti sarebbero rimaste sconosciute.

Il ruolo dell’America occidentale
Prima della corsa all’oro della California, che prese avvio intorno al 1848, gli esploratori si diressero ad ovest. Portarono le macchine fotografiche con loro. Cominciando intorno al 1860 le stampe fotografiche furono sviluppate e diffuse nel mondo. L’Unione delle reti ferroviarie del Pacifico disegnarono fotografi quali Andrew Joseph Russel che documentò il progresso della rete ferroviaria occidentale dal 1868 al 1869.

Soggetti comuni della fotografia paesaggistica
Dagli albori della fotografia fino ad ora, i fotografi hanno continuato ad essere inspirati dalle formazioni terrestri e dalle meraviglie naturali, quali le grandi foreste, canyon, laghi e cascate. Perfino i più grandi tentativi dell’uomo sono collocati dentro le prospettive nell’ombra delle grandi montagne ed estesi deserti.

Fotografi paesaggistici famosi
Eadweard Muybridge, Carleton Watkins e Ansel Adams sono noti per le loro estensive foto sulla natura, specie in America occidentale. Le foto di Ansel Adams del Parco Nazionale Yosemite continuano ad essere venerate per la loro atemporalità. Laura Gilpin era una fotografa che dedicò tutta la sua vita alla fotografia paesaggistica e continuò a fare foto fino ad alcune settimane prima della sua morte nel 1979, all’età di 88 anni.

Fotografia paesaggistica famosa
La prima fotografoa di Joseph Nicéphore Niépce è intitolata “veduta dalla finestra a Le Gras” e rappresenta l’immagine vista attraverso la sua fiinestra. Le immagini da Ansel Adams continuano ad essere conosciute come documenti della vasta bellezza del paesaggio americano; “The Tetons and the Snake River” ne è un esempio. La fotografia a colori di Jack Dykinga continua a guadagnare popolarità, come mostrato in Fotografia all’aperto(vedi articolo).