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La storia della Grande Moschea di Cordoba

Muro esterno della moschea

La Grande moschea di Cordova è una delle costruzioni più belle del mondo. Ha avuto una storia travagliata ed è passata attraverso diverse ricostruzioni. Oggi si trovano molti gusti architettonici diversi nelle sue arcate e muri esterni.

Le bellezze di questo mondo non sono solo naturali. L’uomo, pur commettendo spesso degli errori, ha costruito nel tempo cose meravigliose. Il Cristianesimo non è stato solo un movimento e un credo religioso. Ha avuto infatti una forza unificatrice in molte parti del mondo. Si possono quindi trovare meraviglie nelle chiese costruite nel corso dei secoli. Una bellezza dell’architettura cristiana, originariamente visigota e poi musulmana, è sicuramente la Grande moschea di Cordova.
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La Grande moschea di Cordova

La Grande moschea di Cordova è un sito architettonico affascinante. Non solo, è anche il simbolo più prestigioso della presenza musulmana in Spagna tra VIII e XIII secolo e una delle principali espressioni dell’arte arabo-islamica e dell’architettura gotica e rinascimentale dell’Andalusia.

Venne costruita in origine come luogo di culto cristiano e in seguito divenne una moschea musulmana. Oggi appartiene nuovamente alla Chiesa Cattolica di Roma e il suo nome ufficiale è Cattedrale di Nostra Signora dell’Assunzione. Si comprende quindi che nel corso dei secoli è stata cambiata molto.

La Grande moschea di Cordova: origini visigote

In seguito al crollo dell’Impero Romano d’Occidente ci fu un fenomeno di migrazione molto importante. Infatti diversi popoli cominciarono a muoversi all’interno del continente europeo alla ricerca di luoghi in cui potersi insediare. Questo anche a causa delle svariate invasioni di tribù ostili, come i Mongoli. I Visigoti erano tra questi e giunsero, dopo un lungo migrare, fino in Spagna.

Cominciarono quindi a costruire una grande chiesa, intorno al 600 d.C., che in seguito prese il nome di Chiesa di San Vincenzo. Costui era vissuto più di 300 anni prima e venne giustiziato per ordine dell’Imperatore Diocleziano. In vita aveva servito la Chiesa di Saragozza, parte del regno di Aragona, che in seguito venne annessa alla Spagna. Dopo essere stato canonizzato, San Vincenzo fu nominato patrono di Lisbona.

La Grande moschea di Cordova: periodo musulmano

Durante il primo periodo medievale le forze arabe avevano acquistato un grande potere e desideravano espandere il proprio impero e combattere contro gli infedeli cristiani. Le loro battaglie li portano fino in Spagna, e non solo, dove rimasero per secoli. Infatti alcune città spagnole vennero riconquistate solamente nel tardo Medioevo.

Quando i musulmani si insediarono a Cordova, intorno al 756 d.C., la Chiesa era stata suddivisa in due parti, in modo tale che musulmani e cristiani potessero celebrare le proprie funzioni. Successivamente l’emiro Adb al-Rahman fece demolire la parte cristiana e iniziò i lavori per la costruzione di una grande moschea. È per queste origini, comunque, che la moschea non è rivolta verso la Mecca.

In seguito venne ampliata tre volte dai successori di Abd al-Rahman, fino a diventare la moschea più grande di quel periodo (con una superficie di 23.000 metri quadrati). Venne terminata solo sul finire del X secolo sotto l’emirato di Al-Mansur ibn Abi Amir. Durante questo periodo la moschea è stata considerata una delle architetture più impressionanti del mondo musulmano.

La Grande moschea di Cordova: periodo cristiano

Cordova venne riconquistata dai cristiani di Ferdinando III di Castiglia nel XIII secolo. La moschea musulmana venne fatta ricostruire, quindi, nel 1236 e venne convertita in cattedrale. Ovviamente vennero apportate diverse modifiche, vennero fatti demolire alcuni siti indispensabili al culto musulmano ma non necessari a quello cristiano. Ci furono anche dei progetti di ampliamento e nel XVI secolo venne inserita la vera parte centrale della cattedrale attuale.

Oggi la Grande moschea di Cordova è una bellezza architettonica dai gusti più diversi. Si intrecciano nel suo insieme l’arte gotica, quella rinascimentale e quella barocca. Alcuni, nel corso delle varie ricostruzioni, si pentirono di averla modificata così tanto, dal momento che lo stile musulmano era unico in quel luogo dominato dall’arte tipica europea.
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