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Antonio Sena: la curiosa storia di un uomo sopravvissuto

Sopravvissuto 36 giorni

Era in volo con il suo aereo per un lavoro, il pilota brasiliano, all'improvviso un incidente destinato a cambiargli la vita, poi la sopravvivenza.

Quando di mestiere fai il pilota, probabilmente tante volte senti parlare di incidenti, sei preparato in teoria ad affrontarli se si dovessero verificare, ma in pratica? Chi non avrebbe paura se accadesse un incidente aereo? Per affrontare quest’ipotetica situazione serve sangue freddo, concentrazione e lucidità al fine di risolvere l’ipotetico problema, cercando di limitare al minimo i danni.

Quella che vi raccontiamo in quest’articolo è la curiosa la storia di Antonio Sena, pilota brasiliano sopravvissuto all’incidente dell’aereo che pilotava.

La storia dell’incidente di Antonio Sena

Antonio vantava una carriera di nove anni come pilota, un giorno, mentre sorvolava i cieli dell’Amazzonia, a tremila piedi di altitudine, svolgendo il suo primo incarico come trasportatore di gasolio per minatori, si accorge che qualcosa non va. 

Il motore del suo aereo cede e si spegne.

Che fare dunque, quando sai che potresti finire carbonizzato insieme all’aereo che stai pilotando? Improvvisamente un’illuminazione, come una luce in fondo a un tunnel, la visione di una valle, il pilota pensa così che lì possa esserci dell’acqua e spera che decollando nei pressi di quella valle, possa salvarsi da morte certa.

All’improvviso si accorge che il suo aereo sta decollando sopra degli alberi, in seguito l’aereo si schianta al suolo, Antonio è salvo!

Toccata terra, Antonio si rende conto di non avere molto tempo a disposizione per abbandonare il mezzo che in poco tempo sarebbe sicuramente esploso, così in pochissimi attimi riesce a raccogliere i suoi oggetti personali più importanti, un accendino, una torcia e il suo telefono con pochissima autonomia di carica, dopo pochi minuti l’aereo esplode, ma Antonio riesce ad abbandonarlo in tempo e a salvarsi.

Voglia di vita e storia di sopravvivenza

Per giorni attende che qualcuno lo trovi e lo porti via dalla foresta, si posiziona vicino a quello che ormai è diventato il relitto dell’aereo che pilotava, nella speranza di essere trovato con più facilità dai soccorsi che era riuscito a chiamare prima del decollo.

Pensando di non aver più speranze di essere salvato, il pilota comincia a incamminarsi nella foresta, scelta pericolosa, ma che lui considera la sua unica speranza per potersi salvare, trovando magari qualcuno che potesse aiutarlo. 

La sua permanenza nella foresta si protrae per 36 giorni. Giornate difficili, in cui Antonio ha dovuto trovare il modo per sopravvivere, nutrendosi di bacche e cercando di evitare pericoli come animali selvatici e insidie della natura.

La sua seconda luce in fondo al tunnel, la incontra un giorno camminando, quando riesce a trovare un campeggio occupato da persone che collezionano noci brasiliane, è grazie a queste persone se il pilota è riuscito a farsi ritrovare e dunque a salvarsi da quello che da una semplice giornata di lavoro si è trasformata in un vero incubo.

Minatori illegali: la storia emersa dopo la vicenda

In seguito alla vicenda, è emersa una verità inaspettata, Antonio Sena aveva intrapreso un lavoro illegale, per necessità economica, si era ritrovato a operare un trasporto di gasolio per dei minatori illegali, in una zona poco nota e per nulla popolata, dove gli stessi minatori avevano fatto realizzare una pista d’atterraggio alla buona.

Una cosa è certa, dopo questa esperienza, Sena è sicuro che non intraprenderà mai più un lavoro pericoloso come questo, di fatto ha messo a repentaglio la sua vita, per lavorare al servizio di gente senza scrupoli. 

Che dire, dagli sbagli si impara.