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La storia di Messina Denaro diventa un film a luci rosse: di pessimo gusto

Matteo Messina denaro, quello vero

Lo spiega Dagospia che svela come storia di Messina Denaro sia diventata un film a luci rosse con intelligenza artificiale

Dopo le imitazioni carnevalesche e le provocazioni di influencer di dubbia reputazione adesso la storia di Matteo Messina Denaro diventa un film a luci rosse: di pessimo gusto. Adare la notizia l’infomatissimo Dagospia, che svela il titolo e la “trama” del film. Ma di cosa stiamo parlando? Fondamentalmente di una parodia per adulti della vicenda del capo mafia tutta “giocata” su quanto accaduto dopo il suo periodo di latitanza e sul modo migliore con cui il protagonista l’avrebbe trascorsa.

“Messina Denaro” in un film a luci rosse

Ovviamente nella “sceneggiatura” non c’è il riferimento al boss di Castelvetrano (o almeno questo pare di aver capito, non abbiamo avuto il “piacere” di visionare il capolavoro). Tuttavia l’abbigliamento che il protagonista esibisce, per la parte in cui in un film a luci rosse l’abbigliamento faccia fede, e la vicenda, sono inequivocabilmente quelli del boss stragista. Il lungometraggio si intitola “Il latitante, ultimo atto” ed è incentrato sulla figura del boss mafioso. La storia ed il ritrovamento delle pastiglie di Viagra sono dunque diventato spunto per una parodia per adulti di una storia che di parodie non dovrebbe averne, a contare il sangue che il “presunto protagonista” ha versato con sentenze passate in giudicato.

Un’intelligenza artificiale per la storia

Dagospia spiega che il film “è ambientato durante l’ipotetico interrogatorio del boss avvenuto subito dopo la cattura”. E sempre secondo il media la sceneggiatura “è stata affidata per la prima vota all’intelligenza artificiale ChatGtp. Capirai che sforzo che ha fatto la medesima…