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La variante Delta è dominante in Italia e presente al 42%: superata la Alfa

variante delta dominante

Presente nel 42% dei tamponi sequenziati, la variante Delta è ora dominante anche in Italia: i dati del centro Ceinge-Biotecnologie avanzate.

Come preannunciato dagli esperti, la variante Delta è ufficiamente dominante anche in Italia. Se prima la mutazione più presente nei campioni sequenziati era quella inglese (Aifa), ora è quella indiana con una percentuale di presenza del 42% contro il 41% dell’altra.

Variante Delta dominante

A farlo emergere sono i dati contenuti nella banca dati internazionale Gisaid. L’analisi di 2.377 sequenze qui depositate fra il 14 giugno e il 14 luglio eseguita da Angelo Boccia e Rossella Tufano (centro Ceinge-Biotecnologie avanzate) sotto coordinamento di Giovanni Paolella ha confermato l’elevata diffusione della variante indiana in Italia.

I ricercatori hanno evidenziato che i loro studi si sono basati esclusivamente sule sequenze pubblicate in Gisaid, che inevitabilmente non possono rappresentare l’esatta diffusione del virus sul territorio. I risultati sono però esemplificativi dell’elevata circolazione della mutazione sul nostro territorio, perché nell’arco di due mesi le sequenze della variante depositate dall’Italia nella banca sono aumentate di oltre 12 volte. Dal 3,4% registrato nel periodo compreso fra il 15 maggio e il 16 giugno si è infatti passati all’attuale 42,1%.

Variante Delta dominante: “Significativo aumento dei casi”

A lanciare l’allarme sull’aumento dei casi causato dalla variante Delta è stato anche il ministro della Salute Speranza. “L’Ecdc prevede che molto presto questa variante diventi prevalente in tutta Europa e tutti gli elementi fanno pensare che la stessa valutazione sarà valida anche per l’Italia“, ha affermato prima che venissero diffusi i predetti dati.

Lo stesso ha affermato di aver lavorato, di concerto con l’ISS, per rafforzare la capacità di sequenziamento. Attualmente ci sono 112 laboratori che lavorano per sequenziare e nel giugno sono stati sequenziati il 6% delle infezioni.

Variante Delta dominante: le altre mutazioni presenti in Italia

Oltre alla Delta, in Italia sono state identificate altre otto varianti del virus:

  • la Alfa (B.1.1.7), isolata in Gran Bretagna e presente nel 41% dei campioni;
  • le tre mutazioni della Gamma, isolata in Brasile: la più frequente è la P.1.1 al 6,8%, seguita dalla P.1 (4,4%) e dalla P.1.2 (0,2%);
  • la Eta (B.1.525), identificata la prima volta in Nigeria e presente al 0,12%;
  • la Iota (B.1.526), identificata a New York (0,1%);
  • la Lambda (C.37), identificata in Perù (0,1%);
  • la Kappa (B.1.617.1) identificata in India e appartenente alla stessa famiglia della Delta (0,04%).