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La verità sul caso della mega intossicazione alimentare a Gubbio

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L'Asl umbra ed il ristoratore smentiscono tutto: fatto ampiamente esagerato

Nel giro di qualche ora, la notizia è diventata virale spopolando sul web sotto forma di memes e battute, ma come tante volte accade, dopo un’indagine più approfondita il tutto si è sgonfiato venendo bollato come una fake news. Stiamo parlando del “famoso” pranzo nel ristorante di Gubbio, giunto alla cronaca a causa di un’intossicazione alimentare che avrebbe coinvolto più persone. Il racconto di quanto avvenuto dopo il pranzo è stato reso noto, e diventato virale, grazie ad alcuni audio diffusi su WhatsApp, Tik Tok ed Instagram. Il dialetto umbro ed i modi decisamente sopra le righe di raccontare quanto avvenuto hanno fatto salire la storia immediatamente alla ribalta, nonostante non tutto sia andato come raccontato.

Un fatto ampiamente esagerato

Domenica 2 ottobre è stato organizzato un pranzo dall’associazione di pescatori Ikuvium Big Game Fishing per sostenere il tesseramento annuale. Si sono riunite dunque al ristorante in centro Federico da Montefeltro, un centinaio di persone. Parte del cibo necessario è stato portato direttamente dagli iscritti, una parte cucinato al ristorante ed il crudité preparato in un altro ristorante di Gubbio.

Dopo qualche ora dal pranzo in effetti diverse persone si sono sentite male accusando i sintomi di un’intossicazione alimentare. Cibo incriminato sarebbe stato il tonno, causa di forti attacchi di dissenteria. Negli audio sono state descritte scene apocalittiche, ampiamente esagerate in quanto sono effettivamente avvenuti, ma in maniera decisamente non eccezionale e rientrati dopo qualche ora.

Una storia gonfiata insomma, come hanno ampiamento spiegato le autorità: l’Azienda Sanitaria Locale Umbria 1 ha dichiarato di aver registrato, lo scorso 2 ottobre, tre accessi di altrettanti commensali di quel famoso pranzo al pronto soccorso dell’ospedale di Branca (uno di loro ferito dopo un piccolo incidente) ma “nessuno di questi con sintomatologie riconducibili a tossinfezioni alimentari“. Nessun caso di malattia infettiva o di intossicazione alimentare, inoltre, è stata segnalato, neppure in via ufficiosa, al servizio di igiene e sanità pubblica della sede di Gubbio dell’Usl Umbria 1.

Con un post su Facebook la direzione del ristorante ha voluto fare chiarezza sulla faccenda: “Corrisponde a verità che il giorno del pranzo sia intervenuto, presso il ristorante, personale medico del 118, tuttavia, tale intervento si è reso necessario per problemi personali di salute che hanno afflitto due avventori, ma che nulla hanno a che vedere, in alcun modo, con la qualità e/o tipologia del cibo somministrato presso il ristorante, con la preparazione dello stesso o con i metodi di cottura utilizzati, come a qualcuno piacerebbe far credere. Pertanto, poiché quel che ha avuto inizio come un semplice “sparlare” si sta protraendo nel tempo e soprattutto, considerato che la divulgazione di notizie false e diffamatorie sta arrecando un danno all’immagine del ristorante, anche ben oltre i confini della città, invito chiunque a cessare simili comportamenti”.

Anche l’associazione ha voluto giustamente difendersi: «Ribadiamo non sono state riportate intossicazioni alimentari di nessuna forma, nessuna delle persone partecipanti al pranzo si è recata presso autorità sanitarie ed ha avuto necessità di alcun intervento sanitario. Le due ambulanze accorse sul luogo hanno trasportato per accertamenti due pazienti dimessi nel tardo pomeriggio non evidenziando alcuna intossicazione alimentare nei referti tanto che non ha fatto seguito nessuna segnalazione alle autorità di competenza»

Ecco qui sotto il post dove il ristorante ha voluto fare chiarezza sull’accaduto.