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Lady D, la rivelazione: l'esatto momento in cui capì che con Carlo era finita

Ex coniugi

Ken Wharfe, ex guardia del corpo di Lady D., racconta in un libro e poi in un documentario il momento preciso in cui la principessa capì che il suo matrimonio con il principe Carlo era finito.

Il racconto

Seri

Ken Wharfe, ex guardia del corpo di Lady D. dal 1986 al 1994 ed ufficiale di Scotland Yard, è solo l’ultimo di coloro che hanno scritto un libro – anzi, per la verità diversi – sulla “principessa triste”, che suo malgrado continua ad alimentare il gossip anche se, il 31 agosto prossimo, si ricorderanno i 20 anni dalla sua tragica scomparsa, avvenuta insieme a quella del compagno Dodi Al-Fayed nella notte tra il 30 e il 31 agosto del 1997 in un incidente stradale nel tunnel dell’Alma a Parigi. Wharfe racconta in particolare il momento preciso in cui Diana avrebbe deciso di lasciare il principe Carlo, dopo aver provato invano, per l’ennesima volta, ad attirarlo a sé, mentre il figlio della regina Elisabetta II continuava ad essere irrimediabilmente innamorato di Camilla Parker Bowles, sposata dopo la morte della moglie. La fatidica rivelazione arrivò nel 1990, in un periodo in cui l’erede diretto di Casa Windsor era finito in ospedale per essersi ferito durante una partita di polo. La consorte, che era stata molto innamorata di lui da ragazza e a detta di più di un testimone, avrebbe fatto di tutto per salvare un matrimonio che lei stessa definì “un po’ troppo affollato” – perché in mezzo c’era sempre stata l’ombra di Camilla –, si precipitò al capezzale di Carlo, ma lui l’avrebbe cacciata via, poiché in quel momento stava aspettando l’arrivo della vera donna della sua vita, che non aveva potuto convolare a nozze perché era già sposata e dal 1995 divorziata. Ferita ed umiliata per il comportamento del “suo”principe, “Diana mi confessò con assoluta determinazione che quella era stata la proverbiale ultima goccia. La sua tenerezza nei confronti del marito era sprecata: lui non ne aveva bisogno”, è il racconto dell’uomo che badava alla sicurezza dell’allora futura regina d’Inghilterra. Quando Diana raccontò alla stampa di mezzo mondo la fine del suo matrimonio, questo era già finito da tempo e lo stesso principe Carlo aveva la sua relazione extraconiugale con Camilla.

Il documentario

La confessione

Dai suoi anni di servizio presso Lady D., Wharfe ha ricavato un documentario intitolato “Diana: In Her Own Words”(letteralmente “Diana: nelle sue proprie parole”), andato in onda tra mille polemiche su Channel 4. Si tratta di una raccolta di video-confessioni della principessa, video-confessioni che, rilancia l’ex body-guard, rappresentano un documento storico “che a lei piacerebbe”, facendole dire per la prima volta “la gente ascolta veramente quel che dico”. Sono dichiarazioni spontanee rilasciate da Diana tra il 1992 e il 1993 al suo insegnante di dizione, Peter Settelen, dichiarazioni sull’infelice matrimonio e dell’altrettanto infelice vita sessuale della giovane nobildonna insieme al marito. A giustificazione del proprio progetto, Wharfe si è spinto a dire che persino i figli di Lady D., William e Harry, approveranno il suo lungometraggio: “Lo vedranno e lo approveranno, perché vedranno una mamma premurosa, amorevole e divertente. Davvero una brava persona. Questo è ciò che il film ci racconta”. Decisamente contrari, invece, alla possibilità che i principi lo vedano, si sono invece mostrati Rosa Monckton e Charles Spencer, rispettivamente la migliore amica e il fratello della “protagonista” del lungometraggio. In queste confessioni, prima di ora privatissime, Diana, parlando per migliorare la sua dizione, rivelò anche il suo amore per una propria guardia del corpo: non Wharfe ma un suo collega, che perse la vita in un incidente stradale.

Non solo: Diana confidò di aver chiesto aiuto alla regina Elisabetta per tenere in piedi il matrimonio con suo figlio, ma la sovrana le avrebbe detto alla nuora che egli era “senza speranza” – per quanto riguarda Camilla –. In seguito le preziose registrazioni vennero fatte sparire, ma poi, nel 2001, trovate dalla polizia a casa dell’ex maggiordomo di Lady D., Paul Burrell, accusato appunto di aver sottratto alcuni oggetti della principessa dopo la sua scomparsa. Alcuni estratti dei filmati vennero venduti alla TV USA Nbc e resi pubblici all’interno di un documentario risalente al 2004, ma, visto lo scandalo che suscitarono, non vennero mai trasmessi in Gran Bretagna.