Eleonora Cattaneo Argomenti trattati
Il giorno 12 ottobre 2017 è uscito nelle sale cinematografiche italiane il film diretto dal regista Ritesh Batra “L’altra metà della storia“. Il film è tratto dal breve romanzo vincitore del prestigioso Booker Prize “Il senso di una fine“, scritto dall’autore inglese Julian Barnes. Il libro di Barnes è narrato in prima persona e diviso in due parti distinte tra passato e presente, difficoltose da trasferire nelle immagini.
Per fare quest’operazione di trasposizione dalla pagina scritta alle immagini il regista Ritesh Batra e lo sceneggiatore Nick Payne hanno creato un finale molto più ottimistico rispetto a quello del romanzo. Il romanzo infatti tratta il tema della vecchiaia, ma soprattutto il mondo dei ricordi che col tempo vengono filtrati, falsati e cancellati, per aggiustarli alla nostra coscienza.
Ritesh Batra e Nick Payne eliminano nella trasposizione del romanzo nel film la voce narrante e gli autori sono costretti a ricorrere a continui e non sempre organici flashback, via via che il protagonista racconta alla ex moglie la sua versione della vicenda o ricorda episodi passati. Il protagonista interpretato dall’attore inglese Jim Broadbent è un personaggio chiuso e testardo che cambia dopo aver aperto un lettera che ha sconvolto la sua vita e quella della ragazza che amava.
Trama e personaggi
Il film “L’altra metà della storia” tratta la storia del settantenne divorziato Tony Webster che possiede un vecchio negozietto dove si riparano macchine fotografiche. Tony è un uomo chiuso, isolato e ha una figlia che sta per partorire grazie all’inseminazione artificiale perchè sente di non aver bisogno di un partner. La vita di Tony cambia radicalmente il giorno in cui riceve una lettera da uno studio notarile.
La lettera rivela a Tony la madre della sua ex fidanzata del liceo, gli ha lasciato un diario in eredità. Il diario è nelle mani della donna e Tony si ritrova a fare i conti con il passato, ma soprattutto con gli errori e le decisioni sbagliate del tempo e della gioventù. Da questo incontro il carattere cupo e chiuso di Tony si modificherà, verrà limato, fino a diventare un uomo migliore…
Il bravissimo attore anglosassone Jim Broadbent riesce ad infondere simpatia al personaggio di un uomo chiuso, isolato e testardo, che si riapre solo quando scopre che una sua lettera di rabbiosa reazione ha avuto conseguenze che hanno cambiato in modo irreversibile la vita di un amico e della ragazza che amava. Charlotte Rampling invece grazie alla sua raffinatezza riesce a portare sullo schermo la storia credibile di una donna.
Luoghi di ripresa e colonna sonora
Rispetto alla realizzazione di questo film, il regista ha raccontato la sua grande emozione per aver avuto l’occasione di incontrare, prima di iniziare le riprese, proprio Julian Barnes. E Batra ha raccontato che, alla fine dell’incontro, lo stesso scrittore gli ha suggerito di sentirsi libero di applicare nella sceneggiatura tutte le modifiche rispetto al testo originale che avesse ritenuto necessarie.
Cosa che poi è effettivamente avvenuta, quindi il film in realtà si discosta un poco rispetto alla storia contenuta nel romanzo. La colonna sonora del fil è diretta da Origin Pictures, BBC Films e FilmNation Entertainment.
L’accoglienza del film e gli incassi
Secondo la critica cinematografica di “Coming Soon” Daniela Catelli per adattare “Il senso di una fine” di Julian Barnes, il regista Ritesh Batra e lo sceneggiatore Nick Payne hanno ascoltato i consigli dello scrittore che li ha invitati a fare del suo testo quello che volevano, con la consapevolezza che allontanarsene non significa necessariamente tradirne lo spirito.
Un film aggiunge alla parola scritta la componente visuale che costituisce un limite all’immaginazione potenzialmente illimitata del lettore, è un linguaggio diverso, che concretizza le emozioni in un volto, in parole pronunciate da un attore.
In questo caso la narrazione in prima persona, il flusso di coscienza di Tony Webster, che racconta in due parti ben distinte il suo passato e il presente in base ai propri ricordi, è stata resa coi flashback che appaiono man mano che il protagonista ricostruisce l’accaduto, mentre alcuni personaggi sono stati espansi per lo schermo.
Il risultato è soddisfacente (almeno per chi non ha letto il libro) e ripropone temi e interrogativi del romanzo come la fallacia della memoria, l’inconscia ricostruzione del passato, la necessità di confrontare i propri ricordi e le conseguenze delle nostre azioni più impulsive, con un pizzico d’ottimismo in più nel finale. Attori al top, con Jim Broadbent, Harriet Walter e Charlotte Rampling sugli scudi.
Il cast completo
Ecco il cast completo de “L’altra metà della storia”:
- Jim Broadbent: Tony Webster.
- Charlotte Rampling: Veronica Ford.
- Michelle Dockery: Susie.
- Emily Mortimer: Sarah Ford.
- Harriet Walter: Margaret.
- Joe Alwyn: Adrian Finn.
- Matthew Goode: Sig. Hunt.
- James Wilby: David Ford.
- Edward Holcroft: Jack Ford.
- Freya Mavor: Veronica giovane
Chi è il regista?
Il regista del film “L’altra metà della storia” è Ritesh Batra. Il regista è nato il 12 giugno 1979 a Mumbai (India) ed è diventato famoso al grande pubblico per aver diretto film come “Lunchbox” (2013) e “Il senso di una fine” (2017).
