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Lapo Elkann, "A scuola ho sofferto perché ero dislessico"

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Lapo Elkann rivela le difficoltà vissute da bambino per la dislessia e l'iperattività. Annuncia che il disturbo l'ha reso, tuttavia, molto creativo.

Al Centro Congressi Santo Volto di Torino, Lapo Elkann rivela le difficoltà vissute durante il percorso scolastico a causa della dislessia e della conseguente iperattività. Questo lo avrebbe spinto a rifugiarsi nei propri sogni e a sviluppare, secondo le sue parole, una straordinaria creatività. Il fatto di essere un DSA, dunque, avrebbe avuto i suoi lati positivi.

Lapo Elkann: “A scuola ho sofferto”

Lapo Elkann parla di sé, riferendosi agli anni trascorsi dietro ai banchi di scuola. Ospite del congresso per sensibilizzare ai disturbi specifici dell’apprendimento “Guardare, provare, imparare” a Torino, ha confessato la sofferenza vissuta negli anni dell’infanzia e dell’adolescenza a causa della dislessia. Il rampollo di casa Agnelli ha parlato delle difficoltà dovute al disturbo cognitivo e del fatto che gli insegnanti non hanno mai preso in seria considerazione il suo problema. “Voglio raccontare quanto sia stato doloroso sentire i professori e i miei genitori dirmi che ero un problema”. La fortuna è stata, come afferma Lapo Elkann, avere, rispetto a tanti altri bambini e ragazzi, una famiglia che potesse sostenere le terapie atte a curare il disturbo dell’apprendimento. La sfortuna, invece, porta un nome specifico e tante volte ignorato: “iperattività”. A differenza dei disturbi di altri bambini dislessici, infatti, quelli di Lapo Elkann erano accompagnati da agitazione continua e incapacità di gestire la propria energia.

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Non solo. Il fatto di essere affetto da problemi che gli hanno impedito di vivere un’infanzia serena hanno portato il giovane Lapo a diventare un bambino ribelle. “Essere ribelle voleva dire attirare l’attenzione, e attirare l’attenzione voleva dire vedere le persone fare qualcosa per me perché mi volevano bene”.

L’imprenditore ha ricordato, in particolare, quando, essendo stato bocciato due volte, ha dovuto affrontare la maturità insieme alla sorella minore. “Questo mi ha recato un forte disagio” ha detto davanti alle videocamere.

Il lato positivo sottolineato da Lapo Elkann si riferisce alla creatività che il piccolo rampollo Agnelli ha sviluppato, essendo costretto dai suoi stessi disturbi a rifugiarsi nel “mondo dei sogni”, un mondo più colorato e pieno di fantasia. Le sue parole sono state queste: “Guardavo il mondo sognando perché la realtà non mi piaceva. Questo mi ha aiutato, nel futuro, a essere una persona ipercreativa”.

Una storia, quindi, quella di Lapo Elkann, che si può dire conclusa a lieto fine.