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L'Aquila, anniversario sisma: fiaccolata per ricordare le vittime

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Nella notte di ieri gli abitanti di L'Aquila sono scesi per le strade della loro città con tante fiaccole in mano, ricordando il terremoto del 2009. 8 anni fa la città venne colpita da un gravissimo terremoto che distrusse, oltre a gran parte della città, le vite di 309 persone. Le famiglie del...

Nella notte di ieri gli abitanti di L’Aquila sono scesi per le strade della loro città con tante fiaccole in mano, ricordando il terremoto del 2009.

8 anni fa la città venne colpita da un gravissimo terremoto che distrusse, oltre a gran parte della città, le vite di 309 persone. Le famiglie delle vittime e i cittadini li hanno commemorati ieri con una fiaccolata, in compagnia dei terremotati di Amatrice che li hanno raggiunti per rendere omaggio.

Erano le 3.32 del mattino quando una scossa di magnitudo 6.3 fece tremare tutta la città, lasciando senza casa 80 mila persone. Le scosse poi si sono ripetute per quasi 300 volte, facendo battere i denti a mezza Italia. Alcuni edifici monumentali e secolari vennero distrutti, in particolare la Casa dello Studente, il Forte Spagnolo (simbolo della città) e l’Università. Ma non solo: i danni ammontarono a 10 miliardi di euro.

Questo terribile eventu fu così grave che il G8 venne spostato nel capoluogo abruzzese per dar modo ai partecipanti di comprendere la grandezza del disastro; Berlusconi, l’allora Presidente del Consiglio, promise alla città di creare una new town di 19 quartieri dove far alloggiare gli sfollati (molti dei quali, però, sono tutt’ora senza casa).

Alla fiaccolata di ieri hanno partecipato anche Massimo Cialente (sindaco), Claudio de Vincenti (ministro per la Coesione territoriale) e Paola de Micheli (sottosegretario con delega alla Ricostruzione).

Quest’ultima è partita dalla Casa dello Studente e ha finito il suo percorso in piazza del Duomo, dove Monisgnor Petrocchi ha celebrato messa in attesa dei rintocchi della campana.

Per quanto riguarda i lavori di ricostruzione, invece, si stima che i lavori nel comune de L’Aquila e nelle frazioni vicine più importanti, vengano completati entro il 2020. La situazione fa discutere, però, poichè palazzo Margherita e la frazione di Paganica risultano essere quasi nello stesso stato del 2009 nonostante i cantieri, i progetti e gli appalti siano pronti.