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L'Aquila, avvertita scossa di magnitudo 3.0

sismografo

Avvertito terremoto di magnitudo 3.0 a L'Aquila.

Alle 14.38 di mercoledì 25 luglio 2018 è stato registrato a L’Aquila un terremoto di magnitudo 3.0. L’epicentro è a 4 chilometri ad ovest dal capoluogo abruzzese e ad 11 chilometri di profondità. La scossa è stata avvertita soprattutto dagli abitanti dei comuni di Scoppito, Lucoli, Pizzoli e Tornimparte, che sono quelli limitrofi alla zona dell’epicentro.

La scossa

Il terremoto è stato localizzato dall’Istituo Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Roma nei pressi dell’ospedale San Salvatore a Coppito. Il sisma è stato percepito chiaramente dalla popolazione che ha subito segnalato quanto stava succedendo. Sono stati centinaia nel giro di pochissimo tempo i messaggi e le reazioni sui social. Sono stati attimi di grande paura per gli abitanti, che ancora ricordano il disastroso evento del 2009. Fortunatamente al momento non risultano danni di alcun tipo a cose e persone.

Una zona ad alto rischio

L’Abruzzo è la seconda regione italiana per superficie a rischio sismico. La maggior parte della regione è stata classificata in zona sismica 1 che è quella con il più elevato rischio di pericolosità. Per quanto riguarda popolazione ed edifici residenziali, invece, la regione arriva terza. Questo perché per fortuna molte delle abitazioni sono costruite in zone relativamente più sicure. Ciò è emerso dalle ricerche del Cresa (Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali) in collaborazione con i dati forniti dall’Istat.

Il precedente del 2009

L’Abruzzo è sempre stato soggetto ad eventi tellurici di grave o media intensità. Tuttavia la paura negli abitanti di L’Aquila è tanta ogni volta che si verifica una scossa sismica. E’ impossibile prevedere con precisione dove si verificheranno i sismi e quanti danni causeranno. Per di più i cittadini abruzzesi hanno ancora fresche davanti a loro le immagini del terremoto del 2009. E’ stato uno dei più forti mai verificatisi nella regione del centro Italia: il numero delle vittime fu 309, quello dei feriti più di 1.600 e i danni stimati superarono i 10 miliardi di euro.

In questa occasione il terremoto, di magnitudo compresa tra i 6 e i 7.2 gradi a seconda delle varie zone, fu percepito in una vasta area comprendente quasi tutto il centro Italia. La tragedia ha comportato un grandissimo dispiegamento di forze di polizia, vigili del fuoco, protezione civili ed esercito. I primi soccorsi furono adoperati per estrarre le persone rimaste sepolte sotto le macerie delle costruzioni cadute e, in un secondo momento, per realizzare e gestire tendopoli. Elevatissima fu infatti l’emergenza abitativa, sia per dare un tetto ai molti cittadini che persero completamente la loro casa sia per mettere in sicurezza gli edifici solo lesionati.