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L'ARCHITETTURA FUTURISTA IN ITALIA

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L’architettura futurista si diffuse in Italia nei primi anni del Novecento; architettura nuova, simbolo regale di prosperità economica, beltà e splendore abbagliante. Il futurismo avrebbe messo in discussione il nuovo concetto di metropoli, metropoli che diventa simbolo regale di sviluppo ed ecc...

L’architettura futurista si diffuse in Italia nei primi anni del Novecento; architettura nuova, simbolo regale di prosperità economica, beltà e splendore abbagliante. Il futurismo avrebbe messo in discussione il nuovo concetto di metropoli, metropoli che diventa simbolo regale di sviluppo ed eccentricità. I palazzi progettati diventavano sempre più moderni, funzionali ed alti; il tema dell’architettura futurista era simbolo congenito di novità tecnica del costruire. L’architettura futurista subisce parzialmente l’influsso della letteratura: simbolo vero di narrazione empirica nuova. Nel 1914 Antonio Sant’Elia, promettente architetto di Como, partecipa ad una mostra architettonica con sedici suggestivi disegni: “Città nuova”, “Centrali elettriche” ed altro sono i suggestivi titoli nuovi. L’architettura permette al progresso umano di divenire l’artefice regale e soave di prosperità: una nuova filosofia dell’abitare va imponendosi nel mondo industrializzato.