Sergio Pesce Nascita, sviluppo e successo della stampa a Venezia
In occasione del V centenario dalla morte, la Fondazione Cini celebra il tipografo Aldo Manuzio
Se nella prima metà del XVI secolo Venezia divenne il principale centro tipografico d’Europa lo si deve alla figura del tipografo e umanista italiano Aldo Manuzio. Si calcola infatti che nella sola città lagunare si stampasse la metà della produzione libraria italiana. Le sue attività e sperimentazioni lo portarono ad essere finemente apprezzato dai suoi contemporanei. Ricordiamo a tal proposito la proficua amicizia con Erasmo da Rotterdam per il quale pubblicherà i suoi Adagia. Dai primi anni del Cinquecento introdusse novità degne di nota, come la realizzazione di una collana di libri di ridotte dimensioni e di prezzo modesto, inserendo per la prima volta quel carattere corsivo che divenne tanto celebre da essere imitato da tutti.
A cinquecento anni dalla morte, la Fondazione Giorgio Cini ha inteso celebrare la figura centrale del tipografo di Bassiano con la mostra In aedibus Cini. L’arte tipografica a Venezia ai tempi di Aldo Manuzio, riconoscendo allo stesso un ruolo essenziale nella divulgazione culturale. L’esposizione sarà visitabile presso la Biblioteca Longhena della sede della Fondazione sull’Isola San Giorgio a partire da oggi (21/10) sino al 29 novembre.
Un giusto tributo all’uomo e al suo lavoro, che si potrà osservare attraverso la visione di venticinque volumi, tra cui l’Omnia Opera di Angelo Poliziano e Hypnerotomachia Poliphili.
Un’occasione per ammirare e riflettere sulla nascita, lo sviluppo e il successo dell’arte della stampa a Venezia.
