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L’attualità di INPS: le celebrazioni del 125esimo anniversario proiettate sul futuro del welfare

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Ripercorriamo insieme la storia dell'INPS e le celebrazioni per il 125esimo anniversario svoltesi a Roma il 3 marzo.

Era un’Italia completamente diversa quella del 1898, dell’anno in cui, con la fondazione della cassa di previdenza per gli operai, INPS cominciava la sua attività introducendo in Italia il concetto di welfare. La popolazione italiana era la metà dell’attuale (circa 30 milioni contro i quasi 60 di oggi). L’aspettativa media di vita era di 42 anni, oggi di 82. Non c’era la Repubblica e quindi neanche la Costituzione, arrivate cinquant’anni dopo nel 1948.

Alcune immagini d’epoca sono state proiettate all’inaugurazione delle celebrazioni per il 125esimo anniversario di INPS svoltosi a Roma. Un video che ha riaffermato i valori di sempre alla luce però dei sempre nuovi significati che assumono oggi nella loro concreta applicazione. All’evento “L’evoluzione del welfare e del lavoro per innovare il Paese” hanno preso parte il Capo dello Stato Sergio Mattarella, il Presidente della Corte Costituzionale Silvana Sciarra e il Ministro del Lavoro Marina Calderone. Le ultime due tenendo brevi interventi nell’ottica dei propri ruoli istituzionali, come ha fatto anche il Presidente dell’Istituto Pasquale Tridico, in veste di padrone di casa.

Nell’osservare però l’INPS degli ultimi anni si nota un forte rinnovamento nella sua organizzazione interna, nello sviluppo delle competenze, nell’uso della tecnologia; per facilitare la soddisfazione delle esigenze degli utenti e anche per dialogare con loro in forma più diretta e veloce. I numeri che sviluppa l’attività istituzionale rendono INPS una delle prime, se non proprio la prima, tra le agenzie di welfare a livello internazionale. Questa crescita collegata a un rilevante cambiamento va verso un rinnovato senso del Paese, della collettività, della comunità. Un’attività complessa e strutturata verso i cittadini che non è solo quella a carattere previdenziale, com’è fin dalle prime radici storiche, ma è molto più articolata e penetrante, interessando la persona nella sua interezza. Un’attività di sostegno nei confronti delle fasce più deboli con difficoltà a carattere permanente, in ciò echeggiando proprio la Costituzione che, nel combinato disposto degli articoli 3 e 38, afferma la pari dignità sociale di tutti, la rimozione degli ostacoli e la tutela degli inabili al lavoro e di chi è sprovvisto di mezzi.

Ma INPS oltre che in questi ambiti è attiva anche nei confronti di chi vive queste difficoltà in forma contingente a causa di disoccupazione, malattie e altro. Si pensi ad esempio alle recenti misure introdotte per contrastare l’emergenza da Covid-19. Gli obiettivi, le azioni e i risultati di tutta questa attività sono sotto gli occhi di tutti; leggendo le notizie di attualità riguardanti l’Istituto è facile vedere le tappe di questo cammino che l’Istituto stesso ha voluto porre sotto il titolo di “Innovazione e Inclusione”. È da poco online il nuovo portale istituzionale che è stato rinnovato dal punto di vista estetico, in cui si nota il restyling del logo teso ad affermare l’evoluzione dei valori di INPS, e soprattutto dal punto di vista dell’architettura informatica, funzionale a una consultazione e un uso pratico più agevoli e di immediata comprensione. Sono più di un miliardo gli accessi e diverse decine di milioni le pratiche gestite online. Una capacità di rivolgersi a tutte le persone da parte di un personale interno sempre più formato e preparato dal punto di vista delle rispettive competenze e dall’ampio utilizzo della tecnologia, non solo relativa alla rete. La storia di INPS vale la pena conoscerla, soprattutto in relazione al suo inserimento nel contesto della storia nazionale. Ma è ancora più importante conoscere il presente e l’immediato futuro prossimo per capire lo sforzo di essere vicini a tutti e includerli in un’ottica complessiva unitaria della Nazione.