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Laturo, borgo abruzzese abbandonato che vuole risorgere

Laturo

Ubicazione, costruzione e origine del nome Laturo è una frazione del paese di Valle Castellana in provincia di Teramo, in Abruzzo. E’ situato tra il Parco Nazionale del Gran Sasso e i Monti della Laga, perciò è molto isolato, raggiungibile solo attraverso sentieri. La costruzione delle case,...

Ubicazione, costruzione e origine del nome

Laturo è una frazione del paese di Valle Castellana in provincia di Teramo, in Abruzzo. E’ situato tra il Parco Nazionale del Gran Sasso e i Monti della Laga, perciò è molto isolato, raggiungibile solo attraverso sentieri. La costruzione delle case, una trentina alcune delle quali con balconi longobardi (gafii), teneva conto di tale situazione di isolamento, perché avveniva solo con materiali facilmente reperibili in loco, come la pietra arenaria e il legno di quercia o di castagno. Ci sono ancora, per quanto in rovina, i muri a secco per diminuire la pendenza del terreno e permetterne la coltivazione. Tipiche di questa zona sono le costruzioni con pietra forata, in modo da poter legare le bestie da soma. Incerto è nome di “Laturo”, ma si ritiene derivi dalla coltivazione della cicerchia (nome scientifico Lathyrus sativus), un legume tipico di queste terre ora abbandonate.

Verso l’abbandono

Laturo non è mai stato un luogo molto abitato: fino agli Anni Cinquanta vi risiedeva solo una cinquantina di famiglie, complessivamente oltre 200 persone dedite alla pastorizia, alla coltivazione soprattutto di patate e castagne come si usa in montagna, alla produzione e al commercio del legname, nonché alla sua trasformazione in carbone vegetale mediante una particolare tecnica.

La popolazione cominciò ad andarsene via gradualmente a partire dal secondo Dopoguerra, anche a causa delle difficoltà della vita isolata e della diminuzione delle attività legate alla pastorizia. L’ultima famiglia se ne andò alla fine degli Anni Settanta, lasciando andare in rovina il paese, attualmente ridotto ad una serie di ruderi, come quelli della chiesa più antica, dedicata a Sant’Egidio. Invece è stata fatta restaurare nel 2015 dalla Curia Vescovile di Ascoli Piceno e da un’associazione per il recupero del paese chiamata Amici di Laturo, una chiesetta dedicata alla Madonna di Loreto, inaugurata il 25 ottobre 1936. Nei dintorni del borgo si trova un antico casale particolarmente meritevole di essere visitato: Le Vitelle, situato sulla mulattiera che collega Laturo con il piccolo centro abitato di Valzo. Inoltre gli amanti delle leggende paurose, troveranno troveranno sicuramente interessante vedere la Grotta della Paura, dove si dice che alcune persone abbiano perso la vita a causa di grossi spaventi.

Segni di rinascita

Parlando dell’Associazione Amici di Laturo, nata nel 2012, abbiamo capito che si vorrebbe dare nuova vita a questo luogo abbandonato. Tale organismo si è occupato di restaurare case private, la Cappella della Madonna di Loreto, riaperta il 12 settembre del 2015 con una messa celebrata dal parroco di Valle Castellana; di pulire e riaprire le stradine d’accesso; sistemare gli orti; organizzare eventi sportivi e culturali e culturali, come il Festival dell’Appennino tra escursionismo per ammirare le bellezze paesaggistiche ed appuntamenti culturali, il 9 giugno del 2013.

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