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Laura Chiatti contro Sandro Mayer: io divetta? Si vergogni

Laura Chiatti

Laura Chiatti torna ad attaccare il direttore di DiPiù per le foto della sua pancia, ricordando a Sandro Mayer il problema dell'anoressia.

Laura Chiatti torna ad attaccare Sandro Mayer. Dopo che l’attrice aveva bollato le foto della sua pancia come un falso, il direttore del settimanale DiPiù assicura che le immagini non era state ritoccate al computer. La moglie di Marco Bocci in un lungo post fa notare però che evidenziare i difetti fisici di una donna non è “un bel messaggio” da dare, soprattutto “alle ragazzine che si ammalano di una malattia chiamata ‘anoressia’”. L’attrice quindi invita Sandro Mayer a “vergognarsi” e ad evitare di imporre “prototipi di perfezione praticamente irraggiungibili”.

Laura Chiatti: non sono una divetta

“Signore col parrucchino, lei continua a dire che le foto sono reali, io sorrido e mi posto…” scrive ieri sera, domenica 29 luglio Laura Chiatti, replicando al direttore di DiPiù Sandro Mayer. Pochi giorni fa, infatti, il settimanale aveva pubblicato una foto che non rendeva giustizia all’attrice, perché ne aveva evidenziato una grossa pancia. Laura Chiatti, mamma di due bambini, aveva bollato le immagini come false e ritoccate, con l’unico intento della denigrazione.

“Si dia piace, signore con il parrucchino che adora smerdarmi (sic), perché non le ho mai concesso un’intervista per il suo giornale di m…” scriveva la moglie di Marco Bocci. Nel numero in edicola il 27 luglio, il settimanale ha assicurato però che le foto non erano state ritoccate, pubblicando gli scatti ingranditi della pancia di Laura Chiatti. Mossa che non sembra essere stata proprio gradita all’attrice.

“Non amo denunce, o comunicati stampa… ma amo far vedere le cose per quelle che sono” chiarisce in un lungo post si Instagram, a corredo di una foto di lei con la pancia piatta. “Lei mi ha chiamato divetta e sostiene che io abbia bisogno di farmi pubblicità. – sottolinea – Questo mi fa sorridere, perché ricordi , che è lei che mi mette nel suo giornale di m…, non io che la chiamo per rilasciare interviste”.

Stereotipi e anoressia

“Vada a vedere il mio curriculum , perché a differenza di tante divette, non posto i miei lavori per farmi pubblicità, ma le assicuro che se si va a documentare, si renderà conto, che i miei lavori, hanno molto più valore di tutte le stronzate (sic) che lei pubblica, usando davvero persone che hanno bisogno di farsi pubblicità, perché gli artisti seri non se ‭ la calcolano neanche” prosegue Laura Chiatti.

“In tutto questo, a me interessa molto di più che lei si renda conto, che anche se la pancia fosse stata vera, lei non ha mandato un bel messaggio” evidenzia quindi l’attrice. “Scusi ma allora tutte le donne non in perfetta forma fisica , dovrebbero sentirsi delle merde (sic)?” domanda la mamma.

“Lei ha una grande responsabilità a livello di comunicazione, e quello, non era un bel messaggio, ma non perché l’opinione pubblica possa pensare che io abbia la pancia, fossero questi i mali del mondo, ma perché ci sono ragazzine che si ammalano di una malattia chiamata ‘anoressia‘ proprio perché persone come lei, impongono prototipi di perfezione praticamente irraggiungibili, mortificando invece chi può avere meravigliosi difetti, che raccontano storie di vita, a volte belle come i parti, e purtroppo a volte anche brutte come le malattie”, chiarisce. “Si vergogni , e si occupi ogni tanto di problemi seri, che il nostro paese ne é pieno” conclude quindi Laura Chiatti.