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Laura Ziliani, al processo la figlia Silvia dà la colpa a Mirto

I rilievi dopo il ritrovamento del cadavere di Laura a Temù

Laura Ziliani, la figlia dà la colpa a Mirto: "La maggior parte dei piani veniva studiata da lui e l'idea è stata sua"

Un terribile gioco di accuse sul terribile delitto di Temù: Laura Ziliani, al processo la figlia Silvia dà la colpa a Mirto. La donna è coimputata con la sorella Paola e con il giovane dell’omicidio di sua madre ed ha spiegato in aula: “L’idea iniziale è stata di Mirto. La maggior parte dei piani veniva studiata da lui”.

Laura Ziliani, al processo la figlia accusa Mirto

Lo rivelano i nuovi video di “Quarto Grado” sul processo dell’omicidio di Laura Ziliani, la vigilessa uccisa in provincia di Brescia. La figlia Silvia Zani è imputata assieme alla sorella Paola e il fidanzato Mirto Milani, ed ha accusato proprio quest’ultimo. “Ha un modo particolare di relazionarsi con le cose che non gli vanno bene: tende a insistere, insistere, insistere. Silvia suggerisce dunque una manipolazione? Poi sulle le sedute di psicoterapia spiega: “Lì non ci guardava, teneva il viso nascosto e parlava con una voce leggermente diversa”.

“Voglio pensare con la mia testa”

“Noi dovevamo immaginare di avere davanti un’altra persona“. I due non stanno più assieme: “Ho bisogno di capire dove inizio io e dove finisce lui”. E in chiosa: “Non voglio che il suo pensiero influisca più sul mio, voglio cercare per la prima volta di pensare con la mia testa“.