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Lavrov: "Non rifiutiamo i negoziati ma ci sono complicazioni"

Il ministro degli Esteri russo Lavrov

Le ferme parole di Serghei Lavrov nelle ore in cui sul campo Mosca sta cedendo terreno a Kiev: "Non rifiutiamo i negoziati ma ci sono complicazioni"

Serghei Lavrov è stato sibillino come sempre nel definire lo scenario attuale della guerra fra Russia ed Ucraina e in merito ad un possibile soluzione diplomatica ha detto molto poco sibillinamente a voler leggere bene le sue parole: “Non rifiutiamo i negoziati ma ci sono complicazioni“. 

“Non rifiutiamo negoziati, ci sono complicazioni”

Che significa? Prima lo storico: il ministro degli Esteri russo lo ha detto citato dalla Tass a proposito di un possibile dialogo fra Mosca e Kiev, ma non ha affatto accennato al tipo di “complicazioni” che impedirebbero la ripresa diun timido dialogo fra i due belligeranti. Lavrov ha detto che la Russia “non rifiuta” le trattative con l’Ucraina, ma vi sono alcuni “ritardi che complicano il processo” negoziale. 

Mosca vuole riorganizzarsi sul campo

La prima lettura dunque è quella dei ritardi ed è una lettura a cui danno interpretazione, invero non ancora confermata, gli onnipresenti servizi del Regno Unito: Mosca vuole prendere tempo e consentire alle sue forze sul campo di riorganizzarsi, in modo che quando fallissero i negoziati Mosca potrebbe riprendersi città e territori riconquistati da Kiev. La seconda lettura è quella per cui in tema di negoziati neanche la controparte è stata tenera: poche ore fa Volodymyr Zelensky aveva detto di non essere contrario ma di non ravvisare ancora le condizioni perché i russi sono “dei traditori che si rimangiano la parola data”.