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Lazio, visita ai borghi dimenticati

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La stagione delle gite è ormai iniziata e quella del turismo è alle porte. Si possono organizzare visite ovunque, nel nostro paese, visitando luoghi famosi in tutto il mondo e osservando da vicino capolavori di livello assoluto. Ma, con qualche piccolo inconveniente: necessità di prenotare con il...

La stagione delle gite è ormai iniziata e quella del turismo è alle porte. Si possono organizzare visite ovunque, nel nostro paese, visitando luoghi famosi in tutto il mondo e osservando da vicino capolavori di livello assoluto. Ma, con qualche piccolo inconveniente: necessità di prenotare con il massimo anticipo, ad esempio, e obbligo di condividere esperienza e spazi con migliaia di altri turisti e gitanti, strade intasate, code per l’ingresso eccetera eccetera. Vista la situazione, c’è chi, alle gite, preferisce rinunciare con rassegnazione, oppure limitare al minimo le proprie sortite, onde evitare esperienze agrodolci o, peggio, in definitiva negative.

Diventano allora molto preziosi i consigli che alcuni siti che si occupano di turismo forniscono, dove siti e gite segnalati non sono quelli più usuali e famosi, ma altrettanto fascinosi. Nel Lazio, ad esempio, segnalano dal sito ecoseven.net, si può organizzare un tour delle città abbandonate, ovvero di quegli agglomerati oggi del tutto abbandonati dall’uomo e in cui alcuni intravedono una forma di archeologia moderna. Tolfaccia, ad esempio, vicino ad Allumiere, detta anche Tolfa Nuova, il cui sottosuolo ricco di oro e argento finì con l’essere la causa della sua rovina, o Galeria Vecchia, distrutta da un’epidemia di peste, oppure Ninfa, con i resti della città medievale.