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Alcool e stupefacenti, le dipendenze dei ragazzi: i dati

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Le dipendenze dei minorenni, ogni anno, crescono sempre di più. A confermare quanto detto è l'Istituto Bambino Gesù della capitale italiana.

Le dipendenze dei minorenni, ogni anno, crescono sempre di più. A confermare quanto detto è l’Istituto Bambino Gesù della capitale italiana. A Roma è stato dunque condotto uno studio ed un sondaggio che afferma le dipendenze dei ragazzi di oggi. I dati a riguardo sono decisamente preoccupanti. Le nuove generazioni non comprano più caramelle, fumetti e figurine con la paghetta dei genitori. Oggi comprano sigarette, birre e spinelli.

Le dipendenze dei minorenni

L’Ospedale Pediatrico della capitale italiana, l’Istituto per la Salute Bambino Gesù, si è concentrato sullo studio dei dati relativi ai minorenni della nuova generazione. I dati emersi dall’attento vaglio sono piuttosto preoccupanti. Quello che l’Istituto per la Salute ha reso pubblico è che i giovani d’oggi iniziano a consumare alcol all’età di soli 11 anni.

Per quanto riguarda il consumo di sigarette e spinelli inizia, in media, a 15 anni. Ma non è finita, a 7 anni moltissimi bambini iniziano ad avvicinarsi al gioco d’azzardo. Alcol, cannabis, fumo e gioco d’azzardo sono quindi le nuove frontiere a cui stanno andando incontro i giovanissimi. Ma come inizia tutto? In parte, è anche questione di moda.

I dati

Il consumo di alcol comincia all’età di 11 e 15 anni anche se è nettamente sconsigliato fino all’età di 16 anni. I giovanissimi quindi tendono ad imitare ed emulare quello che vedono intorno a loro. Il 20,4% dei ragazzi di età compresa di 24 anni consuma regolarmente alcolici quali vino, birra e superalcolici. Ma i ragazzi di età superiore ai 16 anni non sono gli unici ad ispirare i giovanissimi. Secondo i dati raccolti la maggior parte degli adolescenti inizia a provare gli alcolici in casa. Questo è un metodo adottato dai giovanissimi per aggirare i divieti e di conseguenza non spendere soldi, che non hanno a disposizione.

L’alcol prima dei 16 anni però risulta essere molto dannoso perchè l’oganismo di un ragazzo così giovane non è ancora in grado di metabolizzare la sostanza in maniera corretta. Ma perchè i giovani si avvicinano all’alcol? Come tutti sanno l’adolescenza è forse il periodo più critico e complicato della vita di un essere umano. Si comincia a costruire la propria identità e spesso si ha paura e si hanno ansie. L’alcol in questo caso “aiuta” l’adolescente ad integrarsi con il gruppo e a superare i timori che fanno parte della natura delle cose. Ma ovviamente non è una cosa positiva, anzi, questo comportamento evidenzia segni di malessere psico-fisico e quindi l’inizio di comportamenti potenzialmente pericolosi.

Il fumo

Il fumo è ormai, purtroppo, una questione quasi abituale. Vedere un adolescente o un bambino con la sigaretta in bocca oramai non è più così tanto raro. I dati relativi al consumo di fumo non sono solo preoccupanti ma tristi. E’ difficile pensare che le nuove generazioni, e quindi il futuro, potranno crescere forti e sani anche a livello psicologico. Tutto parte da un diagio interiore che porta a distrarsi e a “buttarsi fuori” per non pensare ai problemi. Il 19% dei giovani compresi nell’età tra di 15 e i 34 anni hanno fatto uso di cannabis negli ultimi 12 mesi. Mentre il 16% dei ragazzi fino ai 24 anni ne fa un uso regolare. E’ anche sicuramente una questione di moda, una moda decisamente sbagliata.

La cannabis, secondo l’Osservatorio delle Droghe e Tossicodipendenze, è la droga più consumata al mondo. Solo nel continente europeo gli individui che la consumano sono 87,7 milioni. Tra di loro i ragazzi di età compresa fra i 15 e i 34 anni sono 17 milioni. Il consumo di cannabis è dannoso perchè ha effetti molto negativi sia sulla memoria che sull’apprendimento. Nello stesso tempo si manifestano alterazioni della capacità di giudizio, sbalzi d’umore. Se il consumo si effettua prima dei 16 anni, anche in questo caso è molto dannoso, perchè il cervello è ancora in fase di sviluppo. Per quanto riguarda il consumo delle sigarette invece vengono spesso usate come rituale di “iniziazione” nel mondo degli adulti e per inserirsi nel gruppo.

Il gioco d’azzardo

Le dipendenze, come abbiamo potuto osservare sono molte e molto pericolose, e il gioco d’azzardo è sicuramente una delle più preoccupanti. I dati relativi sono decisamente in percentuale maggiore rispetto a tutte le altre dipendenze. Il 49% dei ragazzi tra i 14 e i 19 anni hanno giocato d’azzardo almeno una volta nel 2017. Il 20% di quelli di età compresa tra i 10 e i 17 anni frequentano abitualmente le agenzie di scommesse. Mentre il 25% di quelli che hanno un’età compresa fra i 7 e i 9 anni tentano la sorte sia con le lotterie che con i gratta e vinci.

Sia dai genitori che dagli stessi ragazzi questo atteggiamento non viene percepito come pericoloso. Errore madornale che invece può portare ad una gravissima dipendenza. Oltre alla dipendenza in sé si verifica anche un estremo disinteresse verso le attività scolastiche e ricreative con la grave conseguenza di disturbi del sonno, furti in casa ed assenze ingiustificate.