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Le Figaro: "Napoli è il terzo mondo d'Europa, affogata da debiti e camorra"

Le Figaro su Napoli

Le Figaro racconta le elezioni comunali in Italia e si sofferma criticando Napoli come città: "È il terzo mondo d'Europa"

Il quotidiano francese ha raccontato le elezioni italiane soffermandosi sulla città di Napoli, dipinta – negativamente – in maniera spietata ed impietosa.

Le Figaro su Napoli: “È il terzo mondo d’Europa”

Una città «fatiscente e soffocata dai suoi debiti, in attesa del suo salvatore». Le Figaro ha raccontato le elezioni comunali in Italia dedicando ampio spazio al caso Napoli. In qualche modo il quotidiano aveva previsto la vittoria schiacciante di Gaetano Manfredi, dipinto come un «Messia» delle élite napoletane. Dopodichè ha voluto motivare la scelta di soffermarsi proprio sulla città partenopea:

«Napoli è una città di riferimento per tanti francesi che ci vivono e la scelgono per i propri viaggi. É una vera città del Sud, ricca di problemi, di contraddizioni, affogata dai debiti e dal problema della camorra e più suscettibile ad eventuali cambiamenti».

Le Figaro su Napoli: una città unica

Dopo un incipit quasi nostalgico, Valèrie Segondautore dell’articolo per Le Figaro – si è dilettato in un susseguirsi di critiche e possibilità mancate che secondo lui caratterizzano Napoli: la vita quotidiana difficile, i mezzi di trasporto inefficienti, la criminalità organizzata.

«Napoli è il terzo mondo d’Europa. Mentre tutte le città d’Europa si trasformano, Napoli resta arroccata ai suoi cliché, che sono anche il suo fascino. Una povertà dei servizi ha innanzi tutto penalizzato gli indigenti, che non possono permettersi di ricorrere a servizi privati. Napoli è sommersa dai debiti e ha il più alto debito procapite in Italia».

Le Figaro su Napoli: la risposta di Servillo e Sorrentino

A controbattere quanto affermato dal giornale francese sono stati in molti, tra cui anche personalità di spicco del cinema come Toni Servillo e Paolo Sorrentino. Il primo ha raccontato un simpatico aneddoto del set di “L’uomo in più“:

«Quando giravamo “L’uomo in più” – dice Servillo – il set era affollato di curiosi. Come si chiama sto film? Chiese un ragazzo. E io: “L’uomo in più”. Ah, già l’aggio visto, rispose. Anche oggi è così spiazzante e magnifica: è il terzo mondo questo? Se sì, io lo amo».

Anche il regista de “La Grande Bellezza ha voluto elogiare Napoli, senza sprecare troppe parole e liquidando la questione con «Mi pare che Napoli si difenda benissimo da sola».