Luis Sepùlveda è uno scrittore, giornalista, sceneggiatore, e regista, nato in Cile nel 1949. La sua vita è intensa e appassionante, proprio come nei suoi romanzi. I suoi libri, famosi e conosciuti in tutto il mondo trasmettono la sua passione per la vita, l’ardore e il suo amore per la natura. “Il vecchio che leggeva romanzi d’amore”: il vecchio Antonio Jose, cacciatore, e profondo conoscitore della foresta amazzonica, va a caccia del tigrillo, un bellissimo esemplare femmina di tigre, che sta uccidendo gli uomini, perché impazzita di dolore per l’assassinio dei suoi cuccioli. La lotta fra l’uomo e l’animale, diventa metafora della continua barbaria dell’essere umano verso la natura.
E’ un libro dolce, struggente ed intenso. Ecco alcune delle frasi più belle:
- Era amore puro, senza altro fine che l’amore stesso. Senza possesso e senza gelosia. “Nessuno riesce a legare un tuono, e nessuno riesce ad appr0priarsi dei cieli dell’altro, nel momento dell’abbandono.”
- L’altro si allontanò per non disturbare, ma era tale l’attenzione che il vecchio dedicava al libro che non riuscì a restare da parte.
“Di che si tratta?”
“Dell’amore.”
“Non mi fottere. Con belle femine calde? ”
Il vecchio chiuse di scatto il libro facendolo vacillare la fiamma della lampada. “No. Si tratta dell’altro tipo di amore. Quello che fa stare male.”
- Il vecchio la accarezzò, ignorando il dolore del piede ferito, e pianse di vergogna, sentendosi indegno, umiliato, in nessun caso vincitore di quella battaglia.
- … tagliò con un colpo di machete un ramo robusto, e appoggiandovisi si avviò verso El Edilio, verso la sua capanna, e verso i suoi romanzi, che parlavano d’amore con parole così belle che a volte gli facevano dimenticare le barbarie umane.