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Le polemiche sul Pnrr "impantanato" e sui fondi esigui alla Sanità

La premier Giorgia Meloni

Le polemiche sul Pnrr "impantanato" e sui fondi esigui alla Sanità: dall'agenza Draghi alle difficoltà di Meloni, con il richiamo di Mattarella

Non mancano in questi giorni le polemiche sul Pnrr “impantanato” e sui fondi esigui alla Sanità. Per la salute sarebbero stati stanziati 79 milioni e fronte dei 343 messi in preventivo e il dato è quello per cui le polemiche sul Pnrr “impantanato” e sui fondi esigui alla Sanità dominano il mainstream di oggi. Lo fanno assieme a quelle su spesa sociale ed inclusione su cui pure pare che il Governo Meloni, erede in questo senso dell’agenda Draghi, non sia stato “di manica larga”.

Le polemiche sul Pnrr “impantanato”

In particolare e secondo Il Fatto Quotidiano per la salute dei cittadini italiani sarebbero stati stanziati 79 milioni e fronte dei 343messi in preventivo. Nello specifico il Fatto spiega: “79 milioni contro i 343 preventivati (su 15,6 miliardi totali) per la ‘missione’ Salute. Meno di 240 milioni contro i 631 previsti per Inclusione e coesione sociale, che di miliardi a valere sul Pnrr ne ha a disposizione 19,8 totali”. Ma non sarebbe finita: “2,4 miliardi contro i 6,4 che avrebbero dovuto essere utilizzati per la transizione ecologica, il capitolo più pesante con 59,4 nell’intero arco del piano”.

Quei tre anni di capacità di spesa

I dati sono quelli relativi alla capacità di spesa dell’Italia dopo un triennio di operatività del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Il tutto “a confronto con il cronoprogramma iniziale del governo Draghi”. In buona sostanza sarebbe da considearsi più che motivato l’appello del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a “mettersi alla stanga” sul tema. Ed in merito andrà a far fede la ricognizione della Corte dei Conti che sarà presentata al Parlamento.