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Le scuse del presidente degli Alpini dopo il caso delle molestie a Rimini

Mea culpa del presidente Ana Favero sui fatti di Rimini

Dopo i fatti dell'Adunata 2022 arrivano le prime denunce ufficiali e le scuse del presidente degli Alpini dopo il caso delle molestie a Rimini

In una intervista al Corriere della Sera arrivano le scuse del presidente degli Alpini dopo il caso delle molestie a Rimini. Sebastiano Favero annuncia provvedimenti forti ma chiede di non fermare le adunate. Perché le scuse sono arrivate ora? Perché adesso, dopo le prime denunce ufficiali, ci sono “fatti concreti,  faremo di tutto, insieme alle forze dell’ordine, per individuare i responsabili. E se sono appartenenti alla nostra associazione, prenderemo provvedimenti molto forti”. 

Le scuse del presidente degli Alpini

Purtroppo un copione simile c’era stato anche a Trento e Milano, e Favero ha detto: “Avevamo già fatto delle azioni di sensibilizzazione. Evidentemente non sono bastate e faremo di più, anche con maggiori controlli durante le manifestazioni. Tuttavia tutti gli episodi non sono avvenuti negli appuntamenti ufficiali ma nei momenti di intervallo”. E ancora: “Non per caricare responsabilità su altri, ma per noi è difficile monitorare cosa accade in quei contesti, spetta più che altro alle forze dell’ordine”. 

“Fermare le adunate torto gravissimo”

Poi il presidente ha chiosato sulla petizione che chiede di vietare i raduni per due anni: “Così come condanno cos’è successo, ribadisco che è opera di un piccolo numero. Fermare le adunate sarebbe un torto gravissimo alla maggioranza. Il nostro impegno è far sì che non avvenga più in futuro. Dobbiamo avere maggiore sensibilizzazione. Di fronte a casi del genere non bisogna girarsi dall’altra parte”.