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Legami Dreamland, nasce a Bergamo il parco della biodiversità

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Milano, 30 mag. (askanews) - Si chiama Dreamland ed è un'oasi di biodiversità con 2.600 piante, quaranta specie autoctone e una zona umida. Tre ettari alle porte di Bergamo dove la natura "torna ad essere padrona", grazie a un progetto ideato e realizzato da Legami, l'azienda bergamasca di carto...

Milano, 30 mag. (askanews) – Si chiama Dreamland ed è un’oasi di biodiversità con 2.600 piante, quaranta specie autoctone e una zona umida. Tre ettari alle porte di Bergamo dove la natura “torna ad essere padrona”, grazie a un progetto ideato e realizzato da Legami, l’azienda bergamasca di cartoleria e articoli da regalo con vocazione internazionale che ha scelto di destinare il 5% degli utili a progetti di sostenibilità ambientale.

Legami ha già investito per la realizzazione del Parco oltre 500mila euro e si è impegnata per la sua manutenzione. L’area verde resterà chiusa al pubblico per permettere a flora e fauna di rigerenarsi e crescere.

Spiega i motivi di questa scelta il fondatore e Ceo dell’azienda Alberto Fassi: “Di spazi tradizionali perché le persone possano fruirne ce ne sono tanti. La natura ormai invece ne ha sempre di meno, per cui noi vogliamo che la natura abbia uno spazio per riposarsi, dove non c’è inquinamento acustico, dove non c’è luce. Vogliamo che questo sia uno spazio per le piante che crescono indisturbate, per la fauna, che possa girare, dormire, riposare. Lo vogliamo chiudere perché riteniamo che sia arrivato il momento per l’uomo di fare un passo indietro, che l’uomo sia protagonista, invece forse è il caso che la natura si riappropri dei suoi spazi”.

Ma qual è il messaggio che Legami vuole inviare? “Speriamo che sia veramente contagioso che altre realtà imprenditoriali facciano qualcosa di simile perché poi ne beneficiamo tutti. Il nostro ruolo non è solo quello di fare impresa ma fare impresa all’interno del mondo. Per cui essere società benefit vuol dire non soltanto cercare profitto ma fare impresa in maniera sostenibile, per cui all’interno di un mondo in cui noi siamo ospiti”.

L’iniziativa è sostenuta dal Comune di Bergamo, che è entrato a far parte delle 100 città europee che puntano alla decarbonizzazione entro il 2030. Lo spiega il sindaco Giorgio Gori, che ricorda come questi terreni fossero stati indicati per la costruzione del nuovo stadio e per insediamenti commerciali. “Abbiamo sottratto alla cementificazione questa zona, l’abbiamo protetta, riconsegnata a una destinazione agricola, e con un lavoro che è durata qualche anno l’abbiamo accorpata al parco dei Colli.

Legami, società a vocazione internazionale presente in 70 Paesi, con 35 boutique e più di 400 corner, ha presentato con l’occasione il primo bilancio di sostenibilità e ha annunciato la sua trasformazione in società Benefit.