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Legge elettorale: approvata la terza fiducia. In serata il voto finale

Legge elettorale

Quest'oggi, a Montecitorio, è stato effettuato il terzo voto di fiducia per la nuova legge elettorale, approvata con 309 sì

Quest’oggi si è tornati in aula a Montecitorio per il terzo voto di fiducia per quanto riguarda la nuova legge elettorale, quello che in particolare è rivolto all’articolo 3 del Rosatellum bis. La nuova legge elettorale è stata finalmente approvata dalla Camera con 309 sì. Numerose sono state le protese giunte da diversi fronti politici, in particolar modo dal Movimento 5 Stelle: Beppe Grillo arriverà ha già annunciato che arriverà davanti a Montecitorio questo pomeriggio, per stazionare insieme agli altri militanti e supportare l’opposizione al Rosatellum bis.

La terza fiducia alla nuova legge elettorale

Giornata veramente fausta per il Rosatellum bis. Quest’oggi, la camera si è espressa a favore della nuova legge elettorale, con 309 sì, 87 voti contrari e 6 astenuti. Per il voto finale della legge, però, dovremo aspettare questa sera.

Per quanto riguarda il terzo articolo della nuova legge elettorale, i deputati hanno cominciato a votare a partire dalle ore 11, con le dichiarazioni di voto che invece sono iniziate dalle 9 sempre di questa mattina. Dalle ore 13 in poi la Camera ha esaminato gli altri due articoli del testo. Su questi articoli 4 e 5 pendevano una ventina di emendamenti, che sono stati tutti valutati a scrutinio palese.

Infine, sempre nella giornata di oggi, sono stati esaminati anche gli ordini del giorno. Il voto, in base alle regole di Montecitorio, è avvenuto a scrutinio segreto e le dichiarazioni di voto finali hanno rivelato la piena fiducia nella Camera nei confronti del Rosatellum bis.

Nella giornata di ieri, nonostante le proteste del Movimento Cinque Stelle davanti a Montecitorio e della sinistra al pantheon, la Camera ha votato la fiducia per quanto riguarda gli articoli 1 e 2 del Rosatellum bis. In particolar modo, il primo articolo è passato con 307 voti favorevoli, novanta contrari e nove astenuti. Il secondo invece ha ottenuto 308 sì, ottantuno contrari e otto astenuti.

Le proteste

Come già accennato in precedenza, sono diverse le voci contrarie alla nuova legge elettorale e alla fiducia che è stata posta dal governo. Il Movimento Cinque Stelle si è ritrovato davanti a Montecitorio per protestare contro il Rosatellum e la fiducia posta dal governo sulla nuova legge elettorale. In piazza sono arrivate diverse centinaia di persone. Alessandro Di Battista ha parlato di “democrazia in pericolo” e ha definito la fiducia come “atto eversivo”.

Hanno manifestato anche Mdp e Sinistra Italiana, che invece si sono dati appuntamento al Pantheon. Roberto Sapienza, coordinatore di Mdp ha dichiarato: “Tutti in piazza per la democrazia e contro il Parlamento dei nominati”.

Massimo D’Alema invece ha definito il testo inaccettabile, “segno di irresponsabilità del gruppo dirigente del Pd che logora la democrazia e apre la strada al populismo, spezzando il legame già fragile tra cittadini e istituzioni”.

Critici nei confronti della nuova legge elettorale anche l’ex sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, secondo il quale la fiducia è “un grave strappo istituzionale”. Pier Luigi Bersani, invece, ha attaccato il Premier Gentiloni. Secondo Bersani, infatti, il Presidente del Consiglio aveva detto che non sarebbe intervenuto sulla questione. Ma ora ha perso credibilità, perchè una persona con credibilità avrebbe detto: “No, non ci sto”.