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Leo Gullotta: il Bagaglino e i suoi successi

Leo Gullotta: il Bagaglino e i suoi successi

Leo Gullotta, classe 1946, ha all'attivo una carriera di successi, tra il Bagaglino, teatro impegnato e cinema dei più grandi maestri. Leo Gullotta, al secolo Salvatore Leopoldo Gullotta, è nato il 9 gennaio del 1946 a Catania. La sua passione per il teatro è nota sin da piccolo, quando inizia ...

Leo Gullotta, classe 1946, ha all’attivo una carriera di successi, tra il Bagaglino, teatro impegnato e cinema dei più grandi maestri.

Leo Gullotta, al secolo Salvatore Leopoldo Gullotta, è nato il 9 gennaio del 1946 a Catania.

La sua passione per il teatro è nota sin da piccolo, quando inizia a lavorare come comparsa al Teatro Massimo Bellini. A 18 anni, debutta nello sceneggiato televisivo “Mastro Don Gesualdo”. Ma il suo esordio cinematografico risale al 1971, in “Lo voglio maschio”.

Recita con Nino Manfredi in “Cafè Express” (1980). Con “Mi manda Picone” (1984), si aggiudica il Nastro d’Argento come migliore attore non protagonista.

Nel 1986, è nel film “Il camorrista”, di Giuseppe Tornatore, pellicola ispirata alla vita del boss Cutolo. E dà il meglio di sé in “Grandi magazzini” (1986), accanto a protagonisti del calibro di: Teo Teocoli, Paolo Villaggio, Massimo Boldi, Enrico Montesano, Nino Manfredi e Renato Pozzetto.

Il successo con il Bagaglino

Nel 1987, compare in “Per chi suona la campanella”, in onda su Raidue. Il clou lo raggiunge in “Portomatto” e “Biberon”, su RaiUno, insieme al Bagaglino diretto da Pier Francesco Pingitore. Da questo momento, Leo Gullotta si dedicherà al cinema d’autore come il film “Nuovo Cinema Paradiso” (1988). La pellicola vinse il Premio Oscar come migliore film straniero.

Intanto prosegue il sodalizio con il Bagaglino. La compagnia, tra il 1988 e il 1994, sarà protagonista di “Biberon 2”, “Biberon 3”, “Saluti e baci”, “Créme caramel” e “Bucce di banana”. E nel 1995, Leo è nuovamente sul grande schermo come una delle star di “Selvaggi”, commedia di Carlo Vanzina. Dopo che Christian De Sica lo vuole nel film “Uomini uomini uomini” (1985), film che racconta di uomini gay, Gullotta confessa in pubblico la propria omosessualità.

Su Canale 5, porta il celebre personaggio della signora Leonida, sfoggiando numerose imitazioni. La più celebre sarà quella di Raffaella Carrà.

Nel 1998, pubblica la sua autobiografia dal titolo “Mille fili d’erba”, Di Renzo Editore.

Leo Gullotta, con gli anni Duemila vede tramontare il successo televisivo del Bagaglino. Si consolerà con il cinema in “Vajont – La diga del disonore” (2001) e in “In questo mondo di ladri” (2004), di Carlo Vanzina, con Enzo Iacchetti e Valeria Marini.

Da ricordare il suo doppiaggio del mammuth Manny nei diversi episodi del film d’animazione “L’era glaciale”. E quello di Woody Allen.