> > Significato dei colori della bandiera LGBTQIA+

Significato dei colori della bandiera LGBTQIA+

Qual è il significato dei colori della bandiera LGBTQIA+

I colori della bandiera LGBTQIA+ hanno un significato ben preciso: vediamo qual è

La bandiera arcobaleno che rappresenta la comunità LGBTQIA+ fu ideata dall’attivista americano Gilbert Baker in occasione del Gay Pride del 25 giugno 1978 a San Francisco.

La bandiera LGBTQIA+

Nel corso degli anni sono state create altre bandiere per rappresentare ogni membro della comunità, come le persone transgender, queer, lesbiche, ecc.

La prima bandiera usata per il Pride è sicuramente quella a otto strisce creata da Baker. Ad oggi, però quella più usata è quella a sei strisce che non comprende il rosa e il turchese.

Le origini della bandiera arcobaleno

L’attivista Gilbert Baker realizzò la bandiera arcobaleno nel 1978 per il Gay Pride. Inizialmente la bandiera della comunità LGBT era formata da otto colori. Successivamente le tonalità diventarono sei. Il rosa fu il primo colore a essere eliminato perché la stoffa era difficile da trovare dopo l’aumentata richiesta di bandiere in seguito all’omicidio del consigliere comunale Harvey Milk, dichiaratamente gay.

Leggi anche LGBTQIA+: qual è il significato dell’acronimo

La bandiera a sei strisce

Nel 1979 fu rimossa anche la banda turchese così la bandiera del Pride divenne a sei strisce, come quella che ancora oggi viene maggiormente usata e considerata la più rappresentativa.

Nel 2003 lo stesso Baker chiese di riportare la bandiera da sei strisce a otto per i 25 anni del Pride, ma la versione più diffusa resta quella a sei strisce.

Nel 2017 la comunità di Philadelphia realizzò una sua bandiera nota anche con il nome di More Colour, More Pride Flag. In questa bandiera furono inseriti il nero e il marrone che rappresentano le persone queer che appartengono alla comunità di colore.

Ti potrebbe interessare Milano Pride: Bocci (Pd), ‘Regione Lombardia insofferente a diritti comunità Lgbtqia+’