(Adnkronos) – L'obiettivo, ora, è che l'Italia torni ad essere un partner decisivo. "C’è la volontà di rilanciare l’interscambio culturale ed economico libico. In altre parole – spiega Draghi – si vuole fare di questa partnership una guida per il futuro nella piena sovranità della Libia. Anche in campo migratorio". E qui il premier usa parole che accendono la polemica in Italia.
"Esprimiamo soddisfazione per quello che la Libia fa per i salvataggi- dice infatti il premier -. Nello stesso tempo aiutiamo e assistiamo la Libia. Il problema non è solo geopolitico, è anche umanitario. Da questo punto di vista l’Italia forse l’unico Paese che continua a tenere attivi i corridoi umanitari. Il problema delle immigrazioni per la Libia non nasce solo sulle coste libiche ma si sviluppa anche sui confini meridionali. L’Ue è stata investita del compito di aiutare il governo libico anche in quella sede".
Ma le parole sui salvataggi dei libici non vanno giù a molti, con Medici senza Frontiere che polemizza via Twitter, le 6000 Sardine sul piede di guerra, l'esponente dem Matteo Orfini che bolla le parole di Draghi come "inaccettabili" e il segretario nazionale di Sinistra italiana Nicola Fratoianni che attacca. Una polemica che al momento resta tuttavia sullo sfondo.