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Libia, il commento degli 007: prevalso variabile impazzita.

Libia forse due italiani uccisi dallIs

Libia: non accennano a diminuire le polemiche per la controversa operazione italiana in Libia Gli 007 sul territorio dicono la loro: "Non sminuite il nostro lavoro" SENTIMENTI CONTROVERSI - La soddisfazione per aver riportato a casa, sani e salvi, Gino Pollicardo e Filippo Calcagno non cancella l...

Libia: non accennano a diminuire le polemiche per la controversa operazione italiana in Libia

Gli 007 sul territorio dicono la loro: “Non sminuite il nostro lavoro”

SENTIMENTI CONTROVERSI – La soddisfazione per aver riportato a casa, sani e salvi, Gino Pollicardo e Filippo Calcagno non cancella la “tristezza profonda” per l’uccisione di Fausto Piano e Salvatore Failla. Ancora oggi in Italia infuria il dibattito su come sarebbe stato corretto che andassero le cose, e si fanno le liste di colpevoli o innocenti, se è possibile trovarli in una situazione tragica come questa. Gli 007 operanti in Libia, dal canto loro, provano a mettere il punto sulla situazione.

LA VERSIONE DEGLI 007 – “Subito dopo il sequestro – secondo quanto si apprende dalle fonti libiche – è stato avviato dagli 007 un lungo processo di analisi sulla scena e sul contesto del crimine che ha consentito di definire per bene la possibile identità dei rapitori: gruppi criminali, più che milizie legate alla guerra politico-religiosa che da tempo si costruisce nel paese o veri e propri gruppi jihadisti. Riguardo a tali gruppi criminali, è stato creato via via un patrimonio di conoscenze che ha progressivamente portato a definire il contesto del sequestro: più per soldi, per opportunità di possibili futuri e lucrosi intrecci che per terrorismo. La convinzione è rafforzata dalla gestione stessa del sequestro: né foto, né video dei sequestrati, e neppure di “combattenti” che rivendicavano il rapimento: molto meglio far parlare il meno possibile e non rivendicare l’attentato quando non ci sono forti valori morali di base.

LA VARIABILE IMPAZZITA – Le attività operative d’intelligence erano quindi in una fase avanzata e lasciavano sperare in una conclusione positiva. Quel che è poi realmente accaduto nell’area di Sabrata – con l’uccisione di Piano e Failla e la libertà riavuta da Pollicardo e Calcagno – appare ancora come un fatto inatteso, una “variabile impazzita”, sulla quale le future indagini porteranno a fare un chiarimento.