Due italiani e un canadese sono stati rapiti a Ghat, in Libia. La Farnesina ha confermato il sequestro. Non c’è stata nessuna rivendicazione.
Sono ore di terribile apprensione per le famiglie di due italiani e un cittadino canadese rapiti questa mattina in Libia.
La notizia è stata data da un’agenzia di stampa turca e alcuni quotidiani libici. La notizia è stata confermata dalla Farnesina che ha attivato tutti i canali necessari. Si sta lavorando con il massimo riserbo per non pregiudicare l’incolumità degli uomini sequestrati a Ghat.
I tre uomini si trovavano in Libia per lavoro: sono dipendenti della CON.I.COS, una società italiana che opera nel campo delle costruzioni stradali, industriali e portuali.
Secondo fonti libiche il sequestro è avvenuto per opera di un gruppo di persone armate che ha sequestrato i due italiani e il canadese lungo la strada che porta all’aeroporto di Ghat, nella provincia del Fezzan, dove i tre lavoravano. Ancora non si sa se il gruppo appartenga a un’organizzazione terroristica o se si tratti di criminali comuni. Al momento non sarebbero pervenute rivendicazioni né richieste di riscatto.
La zona dov’è avvenuto il sequestro è contesa tra due tribù in contrasto tra loro ma di recente hanno siglato una tregua. Nella zona sono state registrate anche incursioni di gruppi islamisti.
Non è la prima volta che dipendenti della CON.I.CONS vengono rapiti. Analoga sorte accadde a due lavoratori della ditta italiana nel 2011, per fortuna rilasciati.