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Lifeline: disperato nuovo appello al governo spagnolo

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Ancora senza destinazione la Nave dell'ONG Lifeline e le 234 persone a bordo. Dopo il rifiuto italiano e maltese la richiesta a Francia e Spagna

Continua l’odissea in mare per la nave dell’ONG Lifeline che ormai da giorni imbarca 234 migranti recuperati al largo delle coste Libiche. “Siamo stati rifiutati da Germania, Olanda, Italia….oggi chiederemo alla Francia di accoglierci. Se non riceveremo risposta da Malta nelle prossime ore dovremo lasciare la zona per dirigerci più a nord, verso la Francia o la Spagna”.

Le parole del rappresentante di Lifeline

Queste le parole del rappresentante della nave Axel Steier. L’alto rappresentante, dalle frequenze della radio francese RTl, annuncia le prossime iniziative dell’ONG. Queste saranno volte a trovare una soluzione all’impasse creatasi, e riuscire quindi a destinare verso un porto sicuro questa nave e il suo carico di persone. Il portavoce fa sapere di aver provato a stabilire un contatto con le autorità spagnole inviando diverse mail, sia al Ministero degli Esteri, sia all’Unità di Crisi, sia ad uno degli assistenti dell’eurodeputato socialista Juna Fernando Lopez Aguilar. Nel messaggio un ringraziamento alla Spagna, definito “unico Stato europeo ad assumersi la responsabilità in questa crisi umanitaria”. Comunicazioni che – nel momento in cui si scrive – non hanno ricevuto nessuna risposta, e che fanno seguito all’invito a bordo rivolto a Salvini dei giorni scorsi

La situazione in mare

La nave di soccorso dell’ONG è in mare ormai dalla mattina del 21 giugno. È quindi ormai quattro giorni in acque maltesi ad attendere che le venga indicato un porto sicuro di destinazione. Porto che, se dovesse essere in Francia o Spagna non sarebbe raggiungibile via mare dall’imbarcazione, troppo piccola per poter affrontare in sicurezza un simile viaggio. Nave che, lo ricordiamo, al momento accoglie un numero di persone tre volte superiore alla sua massima capacità, e che, sempre secondo le parole del portavoce Steier, starebbe finendo le provviste di cibo.

La richiesta al governo spagnolo

Quello che si richiede al governo spagnolo è quindi la concessione di 234 visti umanitari. Si chiede inoltre il raggiungimento di un accordo con Malta che consenta la realizzazione di un ponte aereo. Questo dovrà trasportare i migranti dall’isola del mediterraneo centrale verso la Penisola Iberica.

Il caso della Alexander Maersk

Sempre più difficile anche la situazione sulla nave da trasporto Alexander Maersk. La nave battente bandiera danese attende infatti da giorni che le venga indicato un porto in cui destinare le oltre 100 persone sottratte al mare.

La richiesta del ministro danese

il ministro per l’immigrazione danese Inger Stjberg ha scritto una lettera destinata al Ministro dell’Interno Salvini. In questa missiva viene fatta richiesta al governo italiano di accogliere il centinaio di migranti accolti a bordo. In questo modo si potrà porre così un termine ad una attesa ormai sempre più pesante. Nelle ultime ore infatti la zona di stazionamento della Maersk è colpita da forti piogge.

“Spero che il governo italiano faccia ordine e che i migranti non debbano ancora attendere in nave. Erano migranti in cammino verso l’Italia, per questo è necessario che l’Italia li accolga, ha detto la ministra, non facendo riferimento a tempi precisi ma, secondo la quale la decisione deve essere “rapida

L’appello del sindaco di Pozzallo

Il sindaco di Pozzallo ha avanzato al ministro Matteo Salvini la proposta di concedere alla nave l’attracco nel porto cittadino. Il primo cittadino afferma di non voler entrare nel merito delle ragioni del ministro. Nonostante ciò chiede che alla nave sia data la possibilità di approdare presso la struttura portuale per motivi umanitari. Una nave che “non ha le caratteristiche adatte ad ospitare un così alto numero di persone. Queste oltretutto sono rimaste ultime ore all’addiaccio sotto una pioggia torrenziale”.