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Lifeline a Malta, Matteo Salvini commenta: "E sono due"

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"E due! Dopo la ong Aquarius spedita in Spagna, ora tocca alla ong Lifeline che andrà a Malta", ha scritto soddisfatto Salvini

Dopo la polemica nata dalla scelta di Matteo Salvini di chiudere i porti italiani in vista dell’arrivo della nave Aquarius (poi attraccata presso il porto spagnolo di Valencia), si è appena sollevato l’ennesimo polverone in seguito alle dichiarazioni recentemente rilasciate dal Vicepremier leghista. Il messaggio è stato postato sul suo profilo Twitter. Salvini si è detto soddisfatto: “L’Italia non può accogliere tutte le navi. E’ giusto che il Lifeline approdi a Malta”.

Lifeline approda a Malta

La politica migratoria è stata tradizionalmente una prerogativa centrale dello stato nazionale. Ha influenzato la capacità di quest’ultimo di proteggere la propria sovranità territoriale. Lo stesso vale per la politica dell’asilo, il cui controllo consente a uno Stato di stabilire chi può vivere all’interno dei suoi confini.

A tal proposito, Salvini è sempre stato chiaro: porte aperte per chi scappa dalla guerra, per tutti gli altri no.

Così, una volta reso noto l’annuncio secondo cui la nave Lifeline con a bordo i migranti approderà a Malta, il ministro degli Interni non ha esitato a dire la sua, mostrandosi soddisfatto dell’accaduto.

“E due! Dopo la ong Aquarius spedita in Spagna, ora tocca alla ong Lifeline che andrà a Malta, con questa nave fuorilegge che finalmente verrà sequestrata. Per donne e bambini davvero in fuga dalla guerra le porte sono aperte, per tutti gli altri no!”, ha scritto su Twitter. Poi ha concluso con l’hashtag: “#stopinvasione”.

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Lifeline attraccherà a Malta

La nave Lifeline, bloccata da giorni in mare con oltre 230 migranti a bordo, attraccherà a Malta. A renderlo noto è stato il Premier Giuseppe Conte, sottolineando che “l’Italia farà la sua parte e accoglierà una quota di migranti”. Stando a quanto da lui riferito, infatti, il governo italiano è riuscito a realizzare un nuovo accordo con il presidente maltese Joseph Muscat. E’ stato concordato che “l’imbarcazione sarà sottoposta a indagine per accertarne l’effettiva nazionalità e il rispetto delle regole del diritto internazionale da parte dell’equipaggio”.

Il Premier maltese ha esortato gli Stati, affinché siano volenterosi a proseguire la condivisione di responsabilità, “per evitare un’escalation della crisi umanitaria”. Dopo il caso Aquarius, anche sulla vicenda del Lifeline negli ultimi giorni si è scatenata una vera e propria guerra diplomatica tra Italia e Francia, i cui leader si sono rivolte pesanti accuse sulla gestione dell’emergenza migranti.

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I commenti dei politici

Salvini si è detto soddisfatto: non c’è posto per tutti in Italia, è importante distinguere chi scappa davvero dalla guerra e chi no, ha sempre sottolineato.

Macron, invece, all’indomani della polemica legata al caso Lifeline, ha commnetato: “Corridoi umanitari per l’immigrazione legale”. Sono queste le parole usate dal Premier francese. Macron, infatti, ha incontrato il capo della Comunità di Sant’Egidio, Marco Impagliazzo, a Roma.

“Il presidente francese ha menzionato i corridoi umanitari come un modello della politica di immigrazione legale, soprattutto per le persone che hanno bisogno di protezione umanitaria”, ha riferito Marco Impagliazzo. Sul braccio di ferro tra Italia e Francia, ha aggiunto: “non siamo entrati nelle questioni politiche. Macron ha espresso la volontà di risolvere il problema migranti a livello europeo”.

“Basta polemiche”, è l’appello di Tajani

Poi è arrivato l’appello di Antonio Tajani. “Basta polemiche”, ha commentato. Proprio sulle forti tensioni tra i due Paesi sull’emergenza migranti è intervenuto il presidente del Parlamento europeo.

In vista del vertice di giovedì 28 giugno 2018, Tajani ha auspicato che “i leader Ue smettano di polemizzare tra loro e trovino una soluzione, soprattutto sul breve termine, per fermare i flussi migratori. Il corridoio libico va chiuso e l’attività delle Ong va regolamentata”.

Le parole dal Lifeline

Dal Lifeline hanno voluto ringraziare il governo di Malta. “Bene il sostegno di Malta”, hanno esordito. Quindi, hanno tenuto a precisare: “Ma abbiamo bisogno dell’Ue”.

La svolta sulla destinazione dell’imbarcazione è stata commentata dalla stessa Lifeline. “Per giorni dobbiamo leggere su Twitter ciò che sta accadendo a noi. Quasi nessun messaggio diretto. Siamo entusiasti del sostegno maltese, ma ora abbiamo bisogno che gli Stati dell’Ue accolgano le persone. Questa è stata la richiesta di Malta ed è anche la nostra richiesta”, hanno fatto sapere.