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Paolo Brosio: "L'aborto un abominio agli occhi di Dio"

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Paolo Brosio dai microfoni di Radiorai2 torna a parlare di vita e religione. E lo fa attaccando le famiglie non tradizionali, l'aborto, e il mondo di oggi.

Paolo Brosio, intervistato nel corso della trasmissione di Rairadio 2 I lunatici, torna a parlare del suo rapporto con la religione e la vita. L’ex giornalista del Tg4 racconta della sua visione del sesso e dell’amore, e di come questi elementi si intrecciano nella sua esistenza. “Se devo convivere con una donna o farci sesso, è perché la amo e la devo sposare. Non è che scrivo libri sulla madonna e poi faccio i cavoli miei”, dice. Perché secondo lui, anche se uno è religioso, “Non è che si debba astenere dal fare sesso”. Per Brosio infatti “Se il sesso è fatto con la donna che ami e questa donna te la sposi in un amore consacrato in Dio e con Dio, è un altro discorso”. “Certo”, prosegue “Tu preghi preghi, poi vedi passare una bella donna… Siamo fatti di carne, non è facile, non sono un santo”.

Ricorda quindi il suo passato, e il periodo burrascoso della sua vita. Un periodo che grazie alla scoperta della religione è riuscito a lasciarsi alle spalle. “Se pensate a quello che è il mio passato, mi viene da chiedermi chi ero, cos’ero. Per l’amor di Dio, povero Gesù”.

La visione del mondo di Paolo Brosio

Ma nel corso dell’intervista, Brosio va a toccare anche altri argomenti, come l’interruzione di gravidanza, secondo lui un abominio agli occhi di Dio. “L’uomo non ha ancora capito che finché non smetterà di praticare l’aborto il mondo non sarà mai in pace”. E prosegue i suoi strali contro l’aborto affermando che esso “Viene presentato come una scelta di liberà, invece è un’abominio contro Dio e contro la Libertà”. Parla anche dell’istituzione del matrimonio, affermando che “Il matrimonio è quello tra un’uomo e una donna”, e che il matrimonio “È papà, mamma, e bambino”, mentre a suo dire oggi saremmo arrivati “Agli uteri in affitto”. Insomma, un mondo che secondo Paolo Brosio “È tutto contrario ai comandamenti di Dio”, con la gente “Che non si confessa più, e non va più in chiesa”. Oppure, cosa per lui ancora più grave, gente “Che va in chiesa e fa la comunione senza confessarsi”. Una situazione che definisce di “Follia”.

Ai microfoni di Radio2 si passa poi a parlare della situazione politica italiana e della crisi sociale che attraversa il paese. Per l’ex volto di Rete4 “Viviamo in un momento brutto. L’Italia è il paese che ha il vicario di Cristo sulla terra, e vedo con amarezza che c’è una continua violazione dei comandamenti di Dio”. E quando gli viene chiesto cosa ne pensa del giuramento effettuato da Salvini sul vangelo, dice “Non mi turba, ma bisogna vedere se Salvini promulga poi leggi che sono in armonia con Dio oppure no. Se non lo fa, è solo campagna elettorale”.