> > Milano, cimitero Monumentale: un museo a cielo aperto

Milano, cimitero Monumentale: un museo a cielo aperto

cimitero monumentale milano

Il Cimitero Monumentale, inaugurato nel 1866, nato come cimitero aperto a tutti i milanesi, "a tutte le forme e tutte le fortune" è sicuramente un luogo suggestivo.

Il più importante cimitero milanese diventa la cornice per una serata noir, alla scoperta della Milano nascosta, della vita di importanti personaggi che hanno fatto grande Milano e l’Italia, tra cui gli scrittori Alessandro Manzoni, Salvatore Quasimodo e Alda Merini, l’architetto Luca Beltrami, il drammaturgo Dario Fo e il cantautori Giorgio Gaber ed Enzo Jannacci.

Un viaggio nel passato

Il Cimitero Monumentale, inaugurato nel 1866, nato come cimitero aperto a tutti i milanesi, “a tutte le forme e tutte le fortune” è sicuramente un luogo suggestivo e a tratti misterioso. Passeggiare tra i viali alberati, tra le storie e le leggende che aleggiano sopra le numerose tombe, il tutto racchiuso in una cornice di ombre e silenzio che rendono ancora più mistery l’atmosfera, è sicuramente una tappa fondamentale durante il tour del capoluogo lombardo. Il Cimitero Monumentale è un grande museo all’aperto, grazie anche alle splendide decorazioni di tombe ed edicole, realizzate da artisti di fama nazionale e internazionale, quali Gio Ponti, Lucio Fontana, Gau Aulenti, i quali hanno contribuito a rendere il Monumentale un luogo ricco di arte, storie e curiosità. Il cimitero meneghino è una tappa fondamentale anche per ammirare l’arte liberty che trasformò Milano nella capitale del movimento Art Nouveau, esploso alla fine del XIX secolo. Milano è conosciuta nel mondo per essere la città della moda e il Monumentale non fa eccezione. Le tante statue che adornano le sepolture sembrano farci rivivere epoche passate, donne in sontuosi abiti per una serata di galà, uomini perfetti con cilindro calzato in testa e capelli impomatati all’indietro. Un ritorno al passato, alla scoperta delle tombe più suggestive di fine Ottocento, tra racconti di morti accidentali a causa dell’utilizzo improprio di coloranti per tessuti, malattie per la sporcizia delle vesti, o veleni all’interno di cosmetici, ma anche dei funerali che hanno fermato l’Italia intera, come quello del compositore Giuseppe Verdi. Tra i viali alberati è possibile compiere un meraviglioso viaggio attraverso la bellezza dell’arte italiana e dell’iconografia funeraria: clessidre alate, ouroboros, compasso e squadra, torce gufi, civette e teschi. Ma anche simboli sconosciuti, esoterici, che rimandano ad antiche conoscenze e usanze o a semplici immagini per garantire al defunto preghiere e luce eterna. Un viaggio alla scoperta della storia, delle curiosità e dei misteri che aleggiano tra la natura che incornicia il Cimitero Monumentale di Milano.

decorazione tomba monumentale milano

Cimitero Monumentale: luogo di vita

Composto da tre aree distinte, il Cimitero Monumentale di Milano ospita tra le più importanti personalità italiane. Nel Famedio, sotto la cupola blu acceso, in contrasto con il marmo bianco delle parete, sono sepolti i personaggi milanesi più importanti, tra cui Alessandro Manzoni e Carlo Cattaneo. Mentre nella cripta del Famedio riposano altri uomini e donne illustri della Milano più recente, da Dario Fo a Jannacci, da Alda Merini a Giorgio Gaber. Il cimitero non è luogo di morte ma di vita, portando con sè molte testimonianze. E’ un luogo dove rivivere la moda dell’Ottocento milanese, l’eleganza e la bellezza delle linee sinuose che decorano le numerose tombe, annullando il dolore e il senso di abbandono dato dalla morte. Ancora, il cimitero non è luogo di morte perchè la tomba diventa il contenitore grazie al quale il defunto continua ad avere una vita sociale attraverso il ricordo.

tomba dario fo

tomba alda merini