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Chi è Il Signor Franz, lo youtuber che fonderà un'agenzia

Il Signor Franz

Francesco Galati racconta il futuro del Signor Franz: da Youtube Italia fino alla volontà di fondare un'agenzia di comunicazione.

Ha 30 anni e più di 140000 iscritti su Youtube. Il Signor Franz nei suoi video racconta al pubblico le sue passioni. Dai viaggi al cibo fino alla fotografia. Nei suoi vlog si viaggia alla scoperta del mondo, all’interno delle culture culinarie di altri paesi. Non solo travel blogging: non potevano mancare gli episodi dedicati alle review dei prodotti e delle novità nel mondo della fotografia. Prima di aprire il suo canale Francesco Galati ha lavorato come videomaker e fotografo in diverse realtà, esperienza che a detta sua gli è valsa da training per i progetti futuri.

La prima intervista del Signor Franz

Francesco Galati, nella bio di instagram si legge “ragazzo famosissimo” in realtà più celebre sotto lo pseudonimo di Signor Franz omonimo nome del tuo canale Youtube. Prima di questa carriera sul tubo hai confessato di aver fatto e cito testualmente il fotografo di attori del porno gay, lo schiavo nelle produzioni multimediali dei video musicali e il producer, insomma un inventario di professioni abbastanza vario. Cosa non sappiamo ancora del tuo passato?

Cominciai con un’analogica di mio padre mi ricordo che feci una foto una volta ad un gabbiano ed era bellissima. E mi sono detto “allora sono bravo”. E così ho iniziato a scoprire questo mondo. Anche mio padre ha la passione per la fotografia, forse me l’ha passata per osmosi. Ma nessuno si sarebbe aspettato che potesse diventare un lavoro.

C’è qualche lavoro che hai fatto in precedenza, prima della tua carriera online di cui non hai mai parlato?

No, mai. Tipo il cameriere o il magazziniere? No. Mi sono sempre detto: “voglio fare questo nella vita”, quindi non aveva senso per me provare a fare altri lavori che mi avrebbero fatto perdere tempo. Passo dopo passo, ho costruito la mia carriera. Tutta la strumentazione all’inizio l’ho comprata con i soldi dei vari Natali, comunioni e via dicendo. Ho fatto il mio tesoretto e così ho iniziato.

Insieme a Marcello Ascani e Nicolò Balini formate un po’ il trio delle meraviglie di Youtube italia, così diversi nelle tematiche dei vlog eppure così simili nel metodo di comunicazione . Come vi siete conosciuti, chi monta meglio ma soprattutto chi ha più successo?

Io sono entrato in questo mondo da videomaker, ho collaborato con molte personalità di Youtube Italia all’inizio. Matteo Bruno, sul web conosciuto come Canesecco infatti aveva curato la fotografia per uno dei primi video musicali che ho realizzato. Prima avevo collaborato con Claudio di Biagio per il suo mediometraggio su Dylan Dog. Tramite questo lavoro sono venuto in contatto con molte personalità che lavoravano anche su Youtube. Io ho portato sulla piattaforma quella che era la mia conoscenza di video e foto. Ho iniziato a fare vlog di viaggio con la stessa impostazione dei miei video musicali. Molta musica. Montaggio a tempo, le carrellate. C’è molta regia nei miei video, poi ho iniziato a capire come intrattenere il pubblico.

Tra voi tre, ci son delle differenze che emergono subito?

Marcello Ascani è un po’ il più farfallone, però piace per quello, vado molto spesso sui suoi video perché è molto spontaneo, Nicolò Balini ha deciso di spostare i suoi video più su un registro intimo. Io sono un po’ più staccato un po’ più cinematografico, voglio usare Youtube più come vetrina.

Molto spesso gli youtubers italiani fanno cenno al fatto che tantissime nicchie d’informazione non sono state ancora coperte nel nostro paese, al contrario quella statunitense si può definire un’offerta satura di contenuti. Cosa consigli a chi vuole entrare a far parte di Youtube Italia oggi?

Ci sono nicchie talmente assurde che ci sarà sempre un nuovo campo in cui ritagliarsi spazio. Ad esempio, sto seguendo alcuni profili su instagram e diversi canali Youtube in cui ci sono persone che tagliano e cucinano pezzi di carne, come Salt Bae, oramai diventato iconico grazie ai meme. La gente arriva su Youtube dicendo “voglio fare i soldi”, “Franz mi insegni a monetizzare?”. Monetizzare è l’ultimo dei traguardi. Io ho iniziato a monetizzare dopo 7 anni in cui ho capito varie cose. Prima è tutto investimento. Ma devi avere anche contenuti, devi avere qualcosa da dire.

Vale la pena se hai qualcosa da dire. Se hai un progetto e lo strutturi bene, poi può darsi che funzioni. Poi la comunicazione su Youtube è diversa da quella di facebook. Mettere video su Facebook e su Youtube è totalmente diverso, se tu su Youtube hai una fruibilità diversa ovvero hai una ricerca, su facebook tu li vedi e il giorno dopo sono già vecchi. Su facebook puoi lavorare sulle notizie. Puoi lavorare sui video virali. Anche se la viralizzazione non è immediata.

Che ne pensi di IGTV?

È terribile, ha proprio un metodo di ricerca sbagliato, io lo apro e non so cosa guardare. L’idea è buona ma non sono riusciti a differenziarla a sufficienza dalle storie. Tu lo apri e le guardi, ma non c’è una struttura. Non mi piace.

Il futuro di Francesco Galati dopo Youtube, ci pensi mai al giorno in cui magari cambierà tutto e dovrai cambiare modello di business?

Si, in realtà credo che la fama su Youtube si raggiunga con una capacità che magari si acquisiscono al di fuori del lavoro sulla piattaforma. E quindi nel momento in cui finirà tutto ciò io mi sento abbastanza tranquillo perché so di essere ad un livello tale da potermi garantire un futuro. Vorrei fondare una agenzia. Con degli amici, insieme a Marcello stiamo iniziando a mettere su un progetto, perché mi rendo conto che è difficile trovare un’agenzia che sappia capire cos’è diventata la pubblicità sui social network. Quello che voglio far capire è che non si può più fare pubblicità, per come oggi siamo abituati a conoscerla. Non funziona.