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90,3 milioni per David Hockney: è l'artista vivente più caro

David Hockney dipinto

"Portrai of an Artist (Pool with Two Figures)" ha battuto tutti i record di Christie's. Artista poliedrico, Hockney da anni usa la tecnologia.

L’opera “Portrait of an Artist (Pool with Two Figures)” di David Hockney è stato battuto all’asta per 90,3 milioni di dollari. David Hockney diventa così l’artista vivente più pagato superando Jeff Koons. Artista poliedrico, re della pop art anglosassone, si è dedicato alla scenografia e ora si cimenta con la tecnologia: “Ha sempre contribuito all’arte”.

90,3 milioni per un David Hockney

David Hockney è l’artista vivente più costoso del mondo. All’asta organizzata a New York da Christie’s, il suo quadro “Portrait of an Artist (Pool with Two Figures)” è stato pagato 90,3 milioni di dollari, circa 80 milioni di euro. Una cifra record che ha superato quella di Jeff Koons, il cui “Orange Balloon Dog” del 1994 fu venduto nel 2013 per 58,4 milioni di dollari. Ignoto è l’acquirente del quadro, il quale ha vinto telefonando da casa e superando con la sua offerta tutte le previsioni di vendita, che si aggiravano intorno ai 70 milioni di dollari. L’opera rappresenta un paesaggio a bordo piscina con due simboliche figure umane, una delle quali immersa nell’acqua. Presentato nella sezione “Arte contemporanea e del dopoguerra”, prima della vendita il presidente del settore, Alex Rotter, ha definito la tela “monumentale”: “uno dei grandi capolavori dell’era moderna in quanto racchiude l’essenza del paesaggio idealizzato a bordo piscina e la tremenda complessità che esiste all’interno delle relazioni umane”. David Hockney con 90,3 milioni di dollari è diventato così il re delle aste. Il suo precedente record di vendita era di 28,5 milioni.

David Hockney: artista poliedrico

David Hockney è un artista a 360°: pittore, disegnatore, incisore, fotografo e scenografo. Ma è diventato anche un “pittore” multimediale cimentandosi prima con fax, polaroid e fotocopiatrici per poi passare all’iPhone, all’iPad e all’utilizzo di Photoshop. Di origini britanniche, David Hockney è uno degli artisti contemporanei più noti e affermati. All’inizio degli anni ’60 è uno dei maggiori esponenti della pop art anglosassone. Dall’Inghilterra sceglie di trasferirsi in California, un ambiente che diventa il cardine della propria produzione artistica. Grande paesaggista dunque, che non accetta ritratti su commissione perchè afferma: “Non devo passare il tempo a pensare di realizzare un’opera gradevole per qualcuno. Non devo compiacere, ma soddisfare solo me. Perché un buon ritratto funzioni dipende dal disegno. È tutto lì, nell’inizio. Quando si tracciano le prime linee. Se trovo piacere nel disegno, allora vado avanti. La natura non ama ripetersi. La cosa interessante negli esseri umani è che siamo tutti diversi, come i fiocchi di neve”. Nonostante l’età avanzata, 81 anni, da qualche anno si cimenta con la tecnologia perchè essa “ha sempre contribuito all’arte – ha dichiarato l’artista – lo stesso pennello è un pezzo di tecnologia, no?”. Per David Hockney la tecnologia, con il suo potere di cambiare le immagini, è diventata una necessità. L’arte è fatta di immagini, non può rinunciarvi e i nuovi strumenti hanno solo aggiunto valore. “Il risultato è diverso rispetto a quello della pittura ‘vera’. Ma una cosa non esclude l’altra”, conclude l’artista.