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Soleterre, l'asta benefica per i bambini malati di cancro

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Soleterre con "Dreaming Night for Children" si prefigge di raccogliere al più presto almeno 40 mila euro per aiutare i bimbi malati di cancro

Soleterre è una fondazione che lavora per il riconoscimento e l’applicazione del Diritto della Salute. Fornisce cure e assistenza medica e si impegna per la salvaguardia e la promozione del benessere psico-fisico a ogni età e in ogni parte del mondo. La prevenzione, la denuncia e il contrasto delle disuguaglianze e della violenza sono parte integrante dell’attività di Soleterre. Perché salute è giustizia sociale. Opera in cinque Paesi e realizza progetti e attività per portare cure e assistenza sanitaria, favorire l’accesso all’istruzione (ancora troppo limitato e ostacolato in diverse nazioni), promuovere percorsi educativi e di animazione sociale, accompagnare nella ricerca del lavoro.

In 15 anni di lavoro, sono 260 mila i beneficiari raggiunti, soprattutto bambini, giovani e donne. 16 gli ospedali sostenuti con la fornitura di medicinali, strumentazione e formazione al personale sanitario. 21.500 i bambini malati di cancro assistiti con cure, supporto psicologico e accoglienza grazie al Programma Internazionale per l’Oncologia pediatrica internazionale (PIOP). 30 mila, invece, le persone raggiunte con progetti per la lotta alla malnutrizione e la salute materno-infantile.

L’obiettivo dell’iniziativa “Dreaming Night for Children” è raccogliere al più presto almeno 40 mila euro per finanziare un Fondo di Emergenza destinato a garantire cure mediche e sostegno a bimbi malati di cancro che provengono da famiglie indigenti. L’evento di solidarietà è attivo in 5 Paesi. Non solo l’Italia, ma anche Ucraina, Uganda, Costa d’Avorio e Marocco.

Il racconto dei protagonisti

Il nuovo progetto “Dreaming Night for Children” sarà incentrato sull’Asta dei Sogni, una particolare asta suddivisa in due momenti fondamentali. Si comincerà con una pre-asta online che prenderà il via nelle settimane precedenti la Dreaming Night. L’asta finale, invece, si svolgerà a Milano il 12 dicembre presso il Boga’s Space, che per l’occasione sarà allestita al fine di ricreare un’atmosfera onirica. Madrina della serata la storica testimonial Natasha Stefanenko. E’ lei che, con Manuela Ronchi che offrirà l’incantevole location, ha raccontato ai nostri microfoni la sua esperienza ultra decennale al fianco di Soleterre. A raccontare l’impegno della Fondazione è anche il suo presidente, Damiano Rizzi. Ospiti anche Francesco Toldo e Demetrio Albertini.

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Un’attività di beneficenza importante e ormai ben avviata. Sulle ultime novità e sui progetti da realizzare, Natasha ha detto la sua. “Siamo al decimo anno e sarà una novità continua. Abbiamo cambiato registro: non saranno i beni materiali a essere messi all’asta, ma esperienze uniche e irripetibili. Da sogno”. Quindi ha aggiunto: “Saranno un aiuto e faranno sognare le persone che hanno bisogno del nostro aiuto”.

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E’ curioso e molto interessante sapere come nasce la collaborazione a fianco di Damiano e di Soleterre. “Lavoravo in radio e ho incontrato e intervistato Damiano. Poi mi ha contattato e proposto di lavorare con lui affianco all’associazione Soleterre. Ho seguito il mio cuore per sposare e portare avanti una causa tanto importante e così ho subito accettato. Siamo cresciuti tantissimo e abbiamo fatto moltissime esperienze. Non sono stati 12 anni facili, ma ci sono stati grandi risultati“.

E sulle altre collaborazioni benefiche, Natasha spiega: “La mia associazione è Soleterre. Noi andiamo avanti con grandissima voglia di fare e stiamo crescendo insieme. Le altre esperienze sono avulse da quella al fianco di Damiano, per cui io sono a disposizione a 360 gradi”. E sul presidente ha detto: “Damiano è un leader, sono contenta di conoscere una persona con il cuore grande come il suo”.

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Damiano Rizzi, presidente Soleterre

“Parliamo in particolare di oncologia pediatrica, cioè di bambini che nella loro fase di sviluppo si ritrovano a fare i conti con una malattia che li catapulta in un mondo che noi di Soleterre cerchiamo di rendere il meno ospedale possibile. Cerchiamo di aiutare a lenire il dolore altrui, affinché continuino a essere bambini. Non devono mancare i giocattoli, ma anche sostegno psicologico per loro, i loro genitori, dottori e infermieri”.

Quindi ha ricordato: “Ci sono bambini che muoiono per infezioni, che spesso hanno bisogno di trapianto di midollo. In alcune parti del mondo basta un raffreddore per morire. C’è una delicatezza che ha bisogno di persone capaci di sognare. L’evento mette la dimensione onirica al centro, perché nel sogno si ritrova la possibilità di vivere”. E ha precisato: “L’evento ha come obiettivo quello di raccogliere 40 mila euro. E’ un’aspirazione grande quella che si siamo prefissati, soprattutto di questi tempi”. Ma ha aggiunto: “Siamo sulla buona strada, con più di 9 mila euro ancor prima dell’evento. C’è tantissimo interesse“.

E la comunicazione della diagnosi “è un momento fondamentale”. Infatti, ha spiegato: “E’ un lavoro che cerca di incrociare la diagnosi della malattia con quella che è la vita di tutti i giorni. Occorre cercare di comprendere tutta la rabbia e la frustrazione che può provocare il ricovero in ospedale”. Ha aggiunto: “E’ una lotta che riguarda tutti quanti. E’ fondamentale sensibilizzare, non lasciare solo il bambino e la sua famiglia in un letto di ospedale. Avere in ogni struttura degli psiconcologi è un obiettivo primario di Soleterre”.

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Action, pensieri in azione

Manuela Ronchi ha sottolineato l’importanza dell’energia collettiva. E’ questo che l’ha spinta ad affiancare Soleterre e le sue iniziative di solidarietà. “Noi lo facciamo cercando di mettere non solo le idee in pratica, ma anche tanta energia positiva. Spero tanto sia questo uno dei regali di Natale”.