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Iginio Massari: insulti su TripAdvisor, vince la causa

Iginio Massari

Un commento lo ha diffamato, così il pasticcere ha intrapreso una causa lunga 5 anni. Devolverà il risarcimento in beneficenza.

“La crema pasticcera è vomitevole”, un commento poco gradito da Iginio Massari, il pasticcere bresciano che ha intraprese una causa per diffamazione aggravata, vincendola. Il risarcimento sarà devoluto in beneficianza. Con il suo gesto, il pasticcere ha voluto dare una lezione ha chi butta fango addosso agli solo per il gusto di diffamare.

Iginio Massari vince la causa per diffamazione

Il pasticciere brescano Iginio Massari ha vinto la causa per diffamazione intrapresa dopo che una coppia, su TripAdvisor, aveva recensito la sua crema come “vomitevole”. Un commento inaccettabile che non doveva farla franca. Dopo cinque anni di battaglie, il pasticcere ha vinto e ora darà il suo conto in beneficenza. “Le critiche sono ben accette, ma non devono essere diffamatorie”, ha specificato Massari. Con quel commento, la coppia – che il pasticciere non ha mai incontrato in cinque lunghi anni – aveva leggermente esagerato da indurre Massari a intraprendere la via legale. Dietro consiglio del giudice, Ignazio devolverà l’importo del danno (non è specificato quanto) a una Onlus che si occupa di acquistare macchinari e supporti tecnologici adeguati ai bambini ricoverati presso l’Ospedale pediatrico di Brescia. Il commento in questione recitava: “Sarai pure stellato, ma se vuoi imparare a lavorare devi assaggiare i nostri prodotti del sud Italia. Se questa è la tua pasta di mandorle allora non sai cosa sia la realtà, la crema pasticcera è vomitevole“. E’ stato scritto dall’uomo con il cellulare della fidanzata, ma grazie a ricerche accurate si è risaliti alla paternità del commento.

Battaglia legale per dare una lezione

Come già precisato, Iginio Massari non ha mai conosciuto gli autori del commento su TripAdvisor, ma con la sua risposta ha voluto dare una lezione. “So solo che hanno più di 30 anni, ma sono immaturi”, ha riferito. E continua: “Sono come quelli che pensano di viaggiare soli in autostrada e non si accorgono di essere gli unici contromano. Vivono pensando di poter buttare la cacca addosso agli altri, con intento diffamatorio disperdono in un attimo il lavoro di una vita”. Nella pasticceria di Massari ci sono 38 dipendenti che rispetta e dice: “Contro chi pensa di diffamare un impegno imprenditoriale, il buonismo esagerato non serve a nulla”. Da qui la scelta di querelare i commentatori per diffamazione aggravata. “Ho voluto frenare chi ha esagerato, ma sarei stato più soddisfatto se non si fosse saputo. Essendo un processo penale, gli atti sono accessibili. E dopo il danno, ora c’è anche chi cerca clamore. Ma io resto qui, a lavorare”, conclude. Con il suo gesto e la sua vittoria, Iginio Massari si augura che TripAdvisor, come altri siti di recensioni, adotti una politica di maggiore attenzione. La libertà di espressione è garantita, ma bisognerebbe tutelare chi viene bersagliato con commenti un po’ “sopra le righe”.