Ama definirsi “il re della trap” Gionata Boschetti, in arte Sfera Ebbasta. Il 26enne di Cinisello Balsamo, nella periferia di Milano, ha iniziato nel 2012 a pubblicare su Youtube suoi video rap, raggiungendo col tempo oltre un milione di visualizzazioni. La sua popolarità è scoppiata nella fascia d’età compresa tra i 13 e i 18 anni, grazie agli argomenti affrontati nelle sue canzoni: il successo, i soldi, le donne e la marijuana. “Mi piace mostrare ciò che ho perché ho conquistato tutto io partendo dal nulla”, sostiene.
Sfera Ebbasta, le origini
Classe 1992, Gionata Boschetti cresce nelle periferie milanesi. Perde il padre quando ancora ha 13 anni, e abbandona la scuola a 16 anni. Durante l’adolescenza, nel background della periferia meneghina, era solito firmarsi sui muri con il tag da writer Sfera.
Con l’esplosione dei social network, Gionata si è creato un account con Sfera come nome, Ebbasta come cognome. E’ questa l’origine del curioso nome d’arte del trapper milanese. L’avvicinamento al mondo della musica, e il tentativo di emergere come artista, avviene tra il 2011 e il 2012, quando Gionata, sotto il suo nuovo pseudonimo, pubblica video rap su Youtube. I suoi sforzi, tuttavia, non gli fanno ottenere il successo sperato.
Dopo aver conosciuto il produttore Charlie Charles, Sfera Ebbasta forma il collettivo Billion Headz Money Gang (BHMG), grazie al quale verrà notato e contattato da etichette discografiche.
Il suo primo disco, XDVR, risale al 2015. Il trapper da allora viene notato, specialmente nella scena underground, riscuotendo notevole successo di critica e di pubblico. Da allora ha pubblicato altri due album. Il concerto tenutosi a Corinaldo, dove è avvenuta la tragedia legata all’uso dello spray al peperoncino, era legato alla promozione del suo terzo album, Rockstar, triplo disco di platino e disco più venduto in Italia nel primo semestre 2018.
Il successo della trap
Sfera Ebbasta diviene così sinonimo di musica trap in Italia, avendo portato lui il genere alla popolarità tra gli adolescenti. “Il re della trap” affronta nelle sue canzoni temi come droga, soldi, donne e successo, tanto in voga tra i teenager.
Il trapper milanese sfoggia un look estremo: ciuffo colorato, denti placcati in oro, tatuaggi vistosi. Molti lo criticano per esibizionismo. Uno dei suoi principali motivi di vanto, ricorrente nei suoi pezzi, è l’essersi fatto da solo, partendo da zero. “Mi piace mostrare ciò che ho perché ho conquistato tutto io partendo dal nulla“.