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Alexis Ffrench, l'uomo che sta cambiando la musica classica

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Alexis Ffrench, il pianista e compositore inglese che sta rinnovando la musica classica partendo da altri generi musicali.

Musica sacra, colta, appannaggio d’élite di uomini con un senso estetico raffinato, questa è la visione che rispecchia il significato attuale di musica classica. Genere che riscopriamo grazie all’aiuto di Alexis Ffrench, compositore, pianista e produttore inglese di origini giamaicane. Attraverso le sue parole ci siamo resi conto che quello che sta facendo, con i suoi ultimi lavori è proprio lo sdoganare un genere musicale, mixando influenze Soul e R&B che rendono le sue produzioni qualcosa di unico nel panorama musicale attuale.

La visione di Alexis Ffrench

C’è sempre una visione a capo di un progetto, un’idea grazie al quale si realizzano gli scopi di una vita intera: nella musica la finalizzazione risiede spesso nel messaggio, oltre che al veicolo, che si vuole promulgare al pubblico. Qual è il fine della tua musica?

Voglio esprimere l’amore, anche a causa del periodo che stiamo vivendo, un momento molto difficile, siamo circondati dalla rabbia, la possiamo trovare ovunque. Basta che accendi lo smartphone e guardi Twitter vedi solo cronaca, io voglio essere l’opposto. Luce e Amore“.

Sei nato in Inghilterra da genitori giamaicani, sei sempre stato attratto dal pianoforte?

Sin da bambino suonavo il tavolo della cucina dei miei genitori facendo finta fosse un pianoforte, successivamente ho iniziato a studiare ed alla fine sono arrivato a questo“.

Nuove generazioni, black culture e contaminazione. Dalla musica classica alla New Wave c’è un punto di contatto?

Ho due figli, loro mi tengono sempre aggiornato riguardo quello che capita. Kanye West, Tyler the Creator, ASAP Rocky ma anche la musica sinfonica estone che adoro. Traggo ispirazione da tutto ciò quando scrivo. Credo che con i nuovi software di produzione musicale la musica sia molto più accessibile. Stiamo assistendo ad una democratizzazione della musica, ogni persona con un computer può fare qualsiasi cosa. E questo è molto potente“.

Questa nuova generazione in questo momento sta avendo un successo senza precedenti. Come mai a tuo avviso si parla così tanto di black culture, come mai proprio adesso?

“Credo che ci siano dei grandi canoni musicali, ad esempio il canone della musica classica occidentale questo è un grande modello, poi c’è il canone della musica pop ma è come se ci fosse un filo narrativo, una storia tra tutti i generi musicali. Per questo non tendo a mettere a confronto i diversi generi a seconda del paese di provenienza o dell’etnia, tutto è connesso”.