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Cannavacciuolo, la moglie racconta: "In Tv l'ho portato io"

Antonino Cannavacciuolo moglie

Al "Corriere della sera", la moglie Cinzia Primatesta racconta l'incontro con Tony, gli inizi in cucina e come è arrivato al successo in Tv.

La moglie di Antonino Cannavacciuolo racconta al “Corriere della Sera” gli inizi in cucina e in Tv del marito. I due gestiscono un hotel con ristorante a Orta San Giulio. Fu la moglie a convincerlo per andare in televisione e rivela anche: “Quando l’ho conosciuto pesava 82 chili per un metro e novanta di altezza. E’ ingrassato per lo stress”.

Gli inizi di Cannavacciuolo raccontati dalla moglie

Cinzia Primatesta è la moglie dello chef Antonino Cannavacciuolo e al “Corriere della Sera” racconta il suo Tony e gli inizi in cucina. La donna è originaria di Omegna sul Lago d’Orta. Con Antonino gestisce l’hotel e ristorante Villa Crespi a Orta San Giulio. Lago galeotto perchè proprio su quel piccolo specchio d’acqua del Piemonte conosce l’uomo della sua vita. Antonino Cannavacciuolo è originario di Napoli, ma il padre lavorò affinchè il figlio si trasferisse verso la provincia di Novara per “imparare il mestiere”. Il padre di Cinzia cercava un cuoco e il gestore dove Cannavacciolo stava facendo pratica gli propose quel ragazzo dal grande talento. Erano davanti a Villa Crespi. “Con Tony siamo diventati subito amici, poi lui è partito per fare esperienze in giro. Lo andavo a trovare sempre. Senza quella mia determinazione iniziale ci saremmo persi”. Come in un bellissimo romanzo, nel 1999 i due rilevano Villa Crespi, che con impegno e tanto lavoro hanno trasformato in un’istituzione. “Oggi solo qui siamo in 54 e nell’intero gruppo gestiamo 130 persone. Ma quando abbiamo aperto eravamo in 15 a fare tutto. Finivamo sempre oltre l’una di notte. Senza mai giorno di chiusura”. Anni belli, ma duri e Antonino ha sofferto lo stress ed è ingrassato: “Quando l’ho conosciuto pesava 82 chili per un metro e novanta di altezza”, rivela la moglie. Da Orta San Giulio si sono allargati con due bistrot, uno a Torino e l’altro a Novara. Ora il sogno dello chef è aprire, nel 2020, un albergo con ristorante a Ticciano, la frazione di Vico Equense dove Antonino Cannavacciuolo è nato e cresciuto.

Il successo televisivo

Dalla piccola Orta San Giulio, la sua passione e il suo talento lo hanno portato al successo nazionale e internazionale. Nel 2003 riceve la prima stella Michelin e tre anni dopo la seconda. Poi arriva anche il successo in Tv. Cinzia confessa: “Ce l’ho portato io. Pensavo che la televisione ci avrebbe aiutato a crescere”. Gli era stata proposta la prima edizione di Masterchef, ma lui rispose: “Ma che è questo Masterchef?” Quando però arrivò la proposta di Cucine da incubo fu la moglie a prendere la telefonata. Il provino andò bene e così Cannavacciuolo diventa il conduttore del programma, giunto alla sesta edizione. Dal 2015 è il quarto giudice di Masterchef accanto a Bruno Barbieri, Joe Bastianich e Carlo Cracco – sostituito poi da Giorgio Locatelli. Nel 2017 crea un nuovo programma intitolato ‘O mare mio, dove protagonisti sono i pescatori e gli abitanti di una località marina italiana che si sfideranno preparando il piatto tipico della località.