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Paola Turci racconta le molestie subite a 13 anni: "Fu interminabile"

paola turci

Paola Turci ha svelato di essere stata vittima di abusi sessuali quando aveva 13 anni, esperienza che si può trovare nei testi delle sue canzoni.

Paola Turci, prossima alla partecipazione al Festival di sanremo racconta della terribile esperienza di molestie sessuali vissute quando aveva solo 13 anni “Durò pochissimo e fu interminabile”. E aggiunge che se potesse tornare indietro, si servirebbe dei centri di sostegno alle donne vittime di abusi.

Paola Turci “Io, vittima di molestie a 13 anni”

Paola Turci, che parteciperà alla 69esima edizione del Festival di Sanremo con la canzone “Ultimo ostacolo“, in cui racconta del momento in cui stava per perdere il padre, ha recentemente rilasciato delle interviste in cui ha raccontato del trauma vissuto quando aveva solo 13 anni, quando fu vittima di molestie sessuali. Lo ha fatto prima nella trasmissione La Belva, andata in onda su La 9, poi a Vanity Fair. Il racconto nasce dal significato nascosto dietro la sua canzone “Fiore in giardino“, nel cui testo è presente piuttosto esplicitamente il riferimento alla sua esperienza vissuta con un molestatoreFiore di giardino / che tu hai colto incautamente / come un assassino“, così recitano le sue parole. La cantante ha raccontato che, durante la stesura di queste parole, stava affrontando una terapia per superare il trauma passato.

“Quando è morto ho provato sollievo”

“Ho tirato fuori quello che avevo sepolto negli anni” ha confessato la cantante romana, che ammette “Se tornassi indietro e sapessi di poter andare in un centro antiviolenza, in un posto dove mi ascoltano, mi proteggono e mi difendono, ci andrei subito“. Nell’intervista rilasciata a Vanity Fair, la Turci ha raccontato più nel dettaglio i fatti accaduti all’epoca “Durò pochissimo e fu interminabile. Finché m’implose dentro un ‘adesso basta‘ e fermai tutto, scappando veloce, via. Lui era grande. Quando è morto ho provato sollievo“. La cantante si è tuttavia detta soddisfatta dei passi avanti fatti sul tema della sessualità negli ultimi anni, “nonostante questo colpo di coda da medioevo politico in cui si è tornati a parlare del colore della pelle, a mettere in dubbio la legittimità dei matrimoni gay“.